UN MESE DOPO

Euro 2020, un mese dopo la gioia non si arresta. Bonucci: "Estate incredibile"

Spinazzola: "Grande gruppo"; Donnarumma: "L'abbraccio post finale è indimenticabile"; Acerbi: "Straordinari"

Un mese dopo il trionfo le immagini festanti da Wembley per l'Italia campione d'Europa sono ancora impresse nella memoria di tutti. Battere l'Inghilterra nell'atto finale, a Londra davanti a 60mila inglesi ha reso ancora più epica la cavalcata di Euro 2020 e trenta giorni dopo quel successo i protagonisti in campo sono tornati a parlarne: "L'immagine che mi rimarrà sempre sarà l'abbraccio a fine partita" ha ricordato Donnarumma; "E' stata un'estate storica - il pensiero di Bonucci - e sono pure stato decisivo in finale, difficile chiedere di più".

"L'immagine che mi porterò sempre dietro è quella del gruppo e del cerchio a fine partita con lo staff dopo la finale. In chat ci sentiamo sempre, scherziamo come al solito come abbiamo fatto in questi 50 giorni. E' stata una estate emozionante, così come il ritorno a casa. Sono strafelice" ha ricordato Gigio Donnarumma, nuovo portiere del Psg.

Sentimenti ed euforia comuni per i partecipanti della selezione di Mancini: "Durante le vacanze ero lì e guardavo tutti i gol in tv, mia moglie scherzando diceva che non mi avrebbero levato la coppa, che era mia. Gioire tutti sotto un'unica bandiera è stato incredibile. Da quando sono partita per l'Europeo - ha ricordato Bonucci a Sky - sentivo che c'era qualcosa che poteva dire che sarebbe finita così. Dall'11 giugno ho iniziato a battere sul fatto che potessi essere decisivo, se non in finale in semifinale e così è stato. Ho creduto fin dall'inizio a questa squadra, difficile per un difensore chiedere di più". Dopo il trionfo a Euro 2020, le Olimpiadi da protagonisti per gli atleti italiani: "Ho ricevuto tanti messaggi in cui dicevano che siamo stati di ispirazione, l'esempio da seguire. E' stata un'estate storica per l'Italia".

Anche Acerbi ha proseguito il filone dei colleghi: "L'Europeo è stato qualcosa di straordinario, una impresa che i tifosi azzurri festeggiano da un mese. Se ci ripensi sei solo felice, abbiamo creato un grande gruppo ed eravamo tutti contenti di giocare con un obiettivo comune. Il mister ci ha chiesto di far valere le nostre qualità e divertirci, il resto è venuto facile".

Un altro protagonista, alla fine sfortunato ma imprendibile prima dell'infortunio, è stato Leonardo Spinazzola: "Al momento del ko ero dispiaciuto che un momento così bello dovesse finire così, ma già 30 minuti dopo pensavo al rientro. Contro l'Austria è stata la battaglia più dura, ma lì abbiamo capito di essere un grande gruppo, ci siamo uniti senza mai mollare. E' stata la prima volta che abbiamo veramente sofferto". Il merito anche per l'esterno è stato di Mancini e Vialli: "Il ct è stato formidabile da subito, ci ha trasmesso serenità e tranquillità. Vialli era il saggio, poche parole ma con pensieri belli".

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