MANOVRE BIANCONERE

Juve più vicina a Locatelli: tre giorni per la fumata bianca

Nell'ultimo incontro trovato un accordo sulla cifra, ma il Sassuolo non cede sulla modalità d'acquisto: dev'essere prestito annuale con obbligo di riscatto

Tre giorni o giù di lì, perché per quanto possa essere stato tirato in lungo, il matrimonio, piaccia o no, andrà celebrato. La Juve e Locatelli sono una storia finita con un lieto fine scontato: ci sono i bianconeri, che hanno puntato fin qui la campagna acquisti tutta su di lui e c'è il giocatore, appunto, che non vede l'ora di trasferirsi sotto la Mole. C'è però, e non un dettaglio irrilevante, anche il Sassuolo. Che non molla, non cede di un millimetro o quasi e ancora non dà il via libero definitivo alla cessione del suo gioiello. Il motivo? Quisquiglie, si potrebbe dire, in realtà trattasi del classico nodo attorno al quale certe trattative finiscono per fallire: diritto o obbligo di riscatto oppure obbligo condizionato a obiettivi facilmente raggiungibili.

Ma andiamo con ordine. Sulla cifra del cartellino ci siamo e che poi si tratti dei 35 che vuole il Sassuolo o dei 32 cui si è spinta la Juve poco cambia. Insomma, su questo un punto di incontro si trova. Sulla formula un po' meno facile: i neroverdi vogliono il prestito annuale con obbligo di riscatto. Sono stati chiari sulla questione: niente condizionamenti e nemmeno obbligo che scatterebbe al raggiungimento della Champions, come chiede invece la Signora.

Insomma, il trasferimento, sia pure con il pagamento fatto slittare di un anno, deve essere certo e definitivo. Sul tavolo, al momento, l'unica distanza è questa e solo per questo motivo l'attesa fumata bianca tra Carnevali e gli uomini mercato della Juve non è arrivata già ieri. Toccherà aspettare ancora due o tre giorni, con lunedì che potrebbe essere il giorno giusto o, si dice in questi casi, il giorno del dentro o fuori. Tutto lascia pensare che il nodo sarà sciolto e l'affare andrà in porto. Locatelli vuole la Juve e comincia ad avere una certa fretta. Allegri, dal canto suo, dice che il suo centrocampo va bene ma ha forse più fretta del giocatore. Questione di giorni e dettagli, poca roba, ma mai sottovalutare il Sassuolo. E' un osso duro e si sa. A Cherubini, Arrivabene e Nedved il compito di convincerlo.