Fabio Quagliarella, l'uomo dei gol impossibili, non poteva che scegliere una giocata raffinata e ingegnosa per fare 100 in maglia blucerchiata: un colpo di tacco, un colpo di genio. 100 reti con la Sampdoria come solo gli inarrivabili Mancini e Vialli, 171 e 141 centri, e anche Flachi, non così lontano a quota 110.
Un traguardo raggiunto in due step, a cominciare dalla stagione 2006/07 con il primo sigillo al Benevento ad agosto guarda caso in Coppa Italia, con le prime perle a partire da ottobre 2006: una doppietta per nulla banale all'Atalanta, tanto per far capire che Quagliarella avrebbe fatto rima con gol clamoroso. 14 reti in quell'annata, le altri 86 dal 2016 a ieri sera.
il 40enne Ibrahimovic di un altro pianeta, ma Quagliarella a 38 anni e mezzo dentro il Ferraris blucerchiato vale lo svedese per personalità, carisma e certezza del gol, quel gol sempre da sbalordire: opere d'arte come le folli idee da centrocampo vedi quella volta a Verona con il Chievo, o come quando l'istinto prevale sulla ragione vedi rovesciate con Spal e Reggina, o ancora come quando il genio fa irruzione in un batter d'occhio vedi colpi di tacco al Napoli e ieri all'Alessandria.
100 gol che avrebbero potuto essere 101 se non fosse stata annullata al capitano la prima rete per fuorigioco, guarda caso un altro colpo sorprendente, un'altra magia.
100 reti in 234 partite, 3 in Coppa Italia, 97 in A tutte d'un fiato con la Sampdoria. A proposito, altri 11 gol in campionato e aggancerebbe nella top ten dei marcatori all time del nostro campionato mostri come Del Piero e Signori.
Quagliacento, dalle parti di Genova è come il buon vino, più invecchia più è buono. Quagliarella l'Ibra della Samp.
L'OMAGGIO DELLA SAMP