In casa Fiorentina è un solo nome a tenere banco in queste ultime settimane di mercato: Dusan Vlahovic. Il centravanti viola, oggetto del desiderio di mezza Europa con l'Atletico Madrid più convinto di altri, ha solo sfiorato l'accordo per il rinnovo con la Fiorentina che ha accettato fino a un certo punto le richieste sempre più esose degli agenti. Discorso simile per l'Atletico che di fronte alle commissioni richieste si è fermato. La situazione la può sbloccare solo il presidente viola Commisso di ritorno in Italia, ma l'italo-americano ha dribblato tutti: "Da quando sono tornato in Italia sono più volte stato a Firenze che qui in Calabria - ha commentato a Pentasport -. Infatti la gente del mio paese è un po' arrabbiata, spero che i fiorentini non se la prendano".
Difficile ovviamente immaginare il patron viola completamente disconnesso dalle dinamiche di mercato in questi giorni che passerà in Calabria, ma la situazione riguardante Vlahovic è decisamente complicata dal modus operandi degli agenti dell'attaccante serbo. Una soluzione però va trovata, lo sa anche Commisso, sia per l'eventuale permanenza del giocatore agli ordini di Italiano, ma ancora di più in caso di accordo con l'Atletico Madrid - che in realtà già ci sarebbe - visto che la Fiorentina dovrebbe muoversi con decisione almeno su un nuovo centravanti (Scamacca è il profilo individuato).
I problemi con l'agente sono arrivati prima con la Fiorentina che aveva accettato la richiesta di 2,5 milioni di euro di commissione all'atto della firma del rinnovo (da circa 4 milioni di euro all'anno bonus compresi) e anche l'inserimento della clausola rescissoria da 80 milioni di euro. Però lo stesso agente aveva rilanciato chiedendo l'esclusiva sulla vendita per la prossima stagione e una percentuale importante del surplus qualora fosse riuscito a piazzare il giocatore sopra la cifra della clausola rescissoria. Qui Commisso ha chiuso la comunicazione.
Uno scenario del tutto simile a quello sviluppato con l'Atletico Madrid che dopo l'offerta da 50 milioni di euro più 10 di bonus e il 20% sulla futura rivendita, ha tirato il freno davanti alla richiesta da 8 milioni di euro dall'agente per le commissioni. La situazione è dunque in stallo e toccherrà a Commisso, dalla sua Calabria, cercare di risolverla. In un modo o nell'altro.