“Ho rinunciato a tanto pur di vestire la maglia del Cagliari, ma dall’altra parte non ho visto il desiderio di puntare su di me”. Dalla scorsa settimana un nuovo giocatore dell'Anversa, Radja Nainggolan sfoga tutta la propria amarezza per il mancato ritorno in rossoblù: "Mi hanno tradito, sono deluso. Non c’era un interesse abbastanza forte nei miei confronti. Ho dato la mia disponibilità, la mia priorità era Cagliari”, le parole del centrocampista belga in un’intervista rilasciata a 'L'Unione Sarda'.
“Fin dalla fine dello scorso campionato sono rimasto in contatto con lo staff, la mia volontà era chiara – continua Nainggolan a pochi giorni dall’esordio con la sua nuova maglia - Amo Cagliari e l’ho dimostrato, sempre animato dalla voglia di far bene. Ma nel calcio nessuno ti regala nulla e in tanti si dimenticano in fretta…”.
“Ho sempre pensato di tornare – ha aggiunto - Sono andato in ritiro con l’Inter con un solo paio di scarpe, lasciando tutto il resto ad Asseminello. Ho pressato il presidente Giulini e il ds Capozucca, ma a un certo punto sono come spariti, mi hanno mollato. Ci sono rimasto molto male, il sogno era chiudere la carriera a Cagliari. Con il mio procuratore ci ripetevamo 'alla fine finiremo a Cagliari anche stavolta', ce lo auguravamo, eravamo convinti. Fino a quando la trattativa si è interrotta misteriosamente".
Il centrocampista belga rincara la dose (“Il Cagliari ha aumentato il monte ingaggi, un anno fa, andando alla ricerca di grandi nomi. Ma poi le risorse sono finite e non è stato possibile proseguire su quella linea“) e si prepara ad affrontare una nuova avventura con l’Anversa, club della sua città natale: “Non ero più tornato ad Anversa in età adulta, ho bisogno di capire alcune cose. La mia famiglia si aspettava che tornassi a Cagliari, ora farò spesso la spola in aereo per stare vicino ai miei cari. Auguro il meglio alla squadra rossoblù, anche se sono molto deluso. Ci rivedremo“.