Il mondo della pallavolo si unisce ed esprime totale disaccordo e contrarietà di fronte alla prospettata riapertura degli impianti limitata al 35% della capienza. Lo fa attraverso un'iniziativa, appoggiata da tutti i club di SuperLega e gran parte dei tifosi. Un pallone bucato con una frase, tanto semplice quanto preoccupante: "Così il volley muore". Una petizione che in poche ore ha raccolto quasi 15mila firme.
"Con il procedere della campagna vaccinale e con l'introduzione del green pass - riporta la lettera - non si comprende perché non si possa tornare ad una partecipazione normale, in assoluta sicurezza, all’interno dei palazzetti. Un taglio degli incassi pari al 65% implica la fine della pallavolo. Il calcio muove il PIL, il volley e gli altri sport forse no, ma siamo certi che desertificare queste discipline sia la strada giusta per l’agognata ripartenza?".
Il presidente di Modena Volley, Catia Pedrini, ci ha spiegato la genesi di questa raccolta firme: "Per la terza stagione consecutiva non siamo in grado di iniziare il campionato con queste condizioni. L'apertura dei palazzetti al 35% è una presa in giro, e i bilanci delle società sono stati atterrati ulteriormente. Abbiamo volutamente deciso per un’immagine forte, che farà parlare. La speranza è che il tourbillon arrivi al presidente Draghi, una persona sensibile e intelligente. Chi sta sostenendo la pallavolo di vertice in prima persona vede buttati, sforzi, sacrifici e denaro. Lo sport senza pubblico è una cosa contro natura, anche lo sponsor non è più motivato. Noi stiamo morendo, ci devono dare delle risposte. Non vedo perché non si possa dare una mano allo sport che è emozione, condivisione, entusiasmo, salute pubblica".