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Milan, Pellegri: "Ibra il mio idolo da bambino, la Nazionale un obiettivo"

Il nuovo attaccante rossonero: "Un sogno essere qui, voglio convincere la società a riscattarmi"

In casa rossonera è il giorno di Pietro Pellegri. L'attaccante classe 2001, arrivato in prestito dal Monaco, si è presentato in conferenza stampa parlando delle sue sensazioni nei primi giorni a Milanello e dei suoi obiettivi: "È un sogno essere qui - ha ammesso -. Incrociare Ibrahimovic è stata un'esperienza fantastica, lui è il mio idolo sin da quando ero piccolo. Quando ieri l'ho salutato e gli ho dato il cinque ero felicissimo... Voglio convincere la società a riscattarmi e rimanere un giocatore di questo grande club. La Nazionale? È un obiettivo, ma tutto arriva solo con il lavoro e la voglia di crescere".

Pellegri, che ha esordito in Serie A a 15 anni ed è tutt'ora il più giovane autore di una doppietta nella storia del campionato italiano, ha poi parlato del suo passato e del percorso fatto prima di sbarcare a Milano: "Genova è casa mia, quella di Monaco è stata un'esperienza formativa. È stata una scelta che rifarei e che mi ha aiutato a crescere sotto molti punti di vista. Non sono stato fortunato con gli infortuni, ma sono cose che capitano. Ora ho solo cose positive in testa, è tutta acqua passata".

A fargli da mentore, oltre a Zlatan, ci sarà anche Olivier Giroud: "Sono venuto qui anche per migliorare guardando questi due campioni. Ibra è uno stimolo, da lui posso imparare tutto. Giroud ha vinto Champions e coppa del Mondo, mi può aiutare moltissimo, posso migliorare guardandolo e studiandolo".

Dai primi confronti con Pioli è emerso un concetto chiaro: "Lui vuole giocatori disposti a lavorare. Il mister da me si aspetta determinazione e tanta disponibilità per la squadra, come è giusto che sia".

Pellegri ha infine confermato che vestirà la maglia numero 64, anno di nascità del papà Marco.

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