Capolavoro di Rafal Majka nella quindicesima tappa della Vuelta 2021. Il polacco dell'UAE Emirates, a 90 km dall'arrivo, stacca Fabio Aru e taglia in solitaria il traguardo della Navalmoral de la Mata-El Barraco. Non cambia, invece, la classifica generale: il norvegese dell'Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux Odd Christian Eiking conserva la maglia rossa con 54" di vantaggio su Guillame Martin, con Primoz Roglic che resta a +1'36".
Un vero e proprio capolavoro quello di Rafal Majka, in lacrime al traguardo di El Barraco dopo la vittoria di tappa e la dedica al padre Pietr scomparso per Covid. Il polacco dell'UAE Emirates è il protagonista assoluto della quindicesima frazione, l'ultima della seconda settimana: la Navalmoral de la Mata-El Barraco, 197.5 km con ben quattro gpm. Sin dai primi momenti, dopo un leggero tentativo di fuga di Cerny, Bol e Jesus Soto, Majka è nel gruppo di testa, in compagnia di Van Gils e di Fabio Aru. Il sardo e il polacco iniziano a staccare tutti e danno vita ad un testa a testa che dura per oltre metà frazione.
Il momento che indirizza la quindicesima tappa arriva a 87 km dal traguardo, prima del secondo gpm di giornata, il Puerto de Pedro Bernardo: Majka stacca Aru, che non riesce a restare attaccato al polacco e perde terreno prima di essere raggiunto dal gruppo. Inizia, così, il monologo del 31enne, che si invola quasi indisturbato verso il traguardo. Gli unici a provare a tenere il passo sono l'olandese della Jumbo-Visma Kruijswijk e l'australiano della DSM Hamilton. Majka, però, ne ha di più e resiste agli ultimi due gpm: l'ultima fatica arriva al Puerto San Juan de Nava, poi il resto è letteralmente tutto in discesa. Rafal Majka taglia così indisturbato il traguardo di El Barraco è può commuoversi e festeggiare, con Kruijswijk secondo e Hamilton sul gradino più basso del podio. Compatto all'arrivo, invece, il gruppo: la naturale conseguenza è una classifica generale invariata, con Odd Christian Eiking (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) sempre in rosso con 54" di vantaggio su Guillaume Martin (Cofidis) e 1'36" su Primoz Roglic (Jumbo-Visma). L'unico a rosicchiare qualcosina è Adam Yates (Ineos Grenadiers), che recupera 15" ma resta ottavo a 4'34" di distacco dal norvegese.