Dopo il trionfo all'Europeo, riparte il cammino della Nazionale da Firenze contro la Bulgaria per qualificarsi al Mondiale in Qatar nel 2022. Dopo l'estate sono più di 30 i convocati tra volti nuovi e conferme, il ct vuole proseguire il suo ciclo vincente: "Come Nazionale possiamo migliorare da qui al Mondiale, ma prima dobbiamo qualificarci. Dobbiamo stare attenti - ha commentato Mancini - perché giochiamo contro calciatori che hanno già disputato 8-9 partite di campionato. L'importante ora è qualificarsi".
Tra i ritorni rispetto all'Europeo ci saranno Kean, scelta tecnica, Pellegrini e Zaniolo che erano infortunati: "Moise l'abbiamo lasciato a casa con enorme dispiacere, ma dicendogli che sarebbe tornato. Deve giocare, giocare bene e comportarsi da professionista. La vittoria a Euro 2020 è merito di tutto il gruppo che ci ha portato fino a là, quindi va esteso anche a chi non ha potuto esserci. Sono tutti giocatori forti che stanno migliorando, per quanto riguarda Zaniolo è importante che stia bene poi un ruolo glielo troviamo".
Sul rischio appagamento dopo il trionfo invece Mancini è netto: "Questi ragazzi hanno sempre preso tutte le partite al massimo, giocarle bene e vincere. Per farlo devi sempre essere concentrato. La Nazionale può essere un modello e deve dimostrare che gli italiani hanno qualità enormi - ha proseguito il ct -, basta dargli la possibilità di esprimersi anche rispetto a campioni stranieri affermati. Scamacca? Ha caratteristiche diverse rispetto agli altri attaccanti, l'ho chiamato perché vogliamo conoscerlo meglio".
Giovedì si riparte con la Bulgaria: "Vorrei che i ragazzi ripartissero da dove ci siamo lasciati. Jorginho merita il Pallone d'oro perché sta facendo bene da anni. Insigne può fare il centravanti e sia Vialli che Oriali saranno con me. Chi è qui ora è giusto che sia qui. Ci sono tre partite, vedremo di volta in volta. Lazzari non è venuto per un problema, al suo posto Calabria che sta facendo bene da diverso tempo".
Per riprendere da dove si è concluso, l'Italia deve vincere e convincere. Così facendo è cambiata un po' la percezione all'estero della nostra Nazionale: "Vedendo le reazioni all'estero, durante e dopo l'Europeo - ha concluso Mancini -, credo sia un po' cambiato il pensiero degli altri verso l'Italia che era considerata, nonostante i 4 Mondiali vinti, una squadra diversa. Noi siamo capaci di difendere meglio di tutte le altre nazionali, questo è fuori di ogni dubbio, ma una squadra forte deve saper difendere benissimo, tenere la palla e attaccare. E noi abbiamo racchiuso tutto questo. Inoltre, abbiamo giocato contro tutti con la stessa mentalità, poi è chiaro che ci sono tanti modi per vincere".