Sono passati circa 6 anni e mezzo da quel giorno di fine febbraio 2015 quando Manuela Levorato annunciò, ormai quasi trentottenne, il suo ritiro definitivo dalle competizioni agonistiche.
Non si può certo dire che sia stato un brutto giorno poiché, al contempo, comunicò che avrebbe regalato alla dolce Giulia, la sua prima figlia nata nel 2008, ben due fratellini, in quanto in attesa di due gemelli.
Essere costretta, per ragioni anagrafiche oltre che di maternità, ad abbandonare l’atletica agonistica non ha certo significato per Manuela abbandonare la grande passione della sua vita che ha poi sempre seguito in tanti modi dietro a una scrivania, per arrivare anche a rivestire dal marzo di quest’anno il prestigioso ruolo di Vice Presidente FIDAL Veneto, grazie al fatto di essere stata la più votata tra tutti i candidati consiglieri presentatisi alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale.
Della velocista di Dolo, cittadina di circa 15000 abitanti in provincia di Venezia, anche se più vicina a Padova con cui è stata contesa nei primi secoli del secondo millennio, nessun appassionato di atletica si è mai dimenticato anche perché, ancora oggi, è la donna italiana più veloce di sempre grazie al suo record dei 100 metri, 11″14 realizzato il 4 luglio del 2001 a Losanna nel corso del meeting Athletissima.
Sono, dunque, passati oltre vent’anni da quella fantastica serata svizzera e, proprio in questi giorni, la città di Venezia ha voluto festeggiare e celebrare questa importante ricorrenza sportiva della velocista azzurra con una cerimonia ufficiale, avvenuta il 31 agosto nella splendida cornice di Palazzo Balbi, sede del Presidente della Regione Veneto e della Giunta Regionale.