A Belgrado l’Italia del volley femminile si laurea campione d’Europa per la terza volta nella storia. Dopo 12 anni dall’ultimo titolo, le azzurre battono in rimonta 24-26, 25-22, 25-19, 25-11 la Serbia. Dopo il primo set vinto dalle padrone di casa ai vantaggi, il muro di Danesi vale la parità nel conto dei parziali. Il punto di Sylla fa sì che le azzurre possano completare la rimonta, prima di un ultimo set devastante a opera di Egonu.
Dopo il 2007 e il 2009, firmato da due gruppi straordinari, il volley femminile italiano torna a trionfare all’Europeo. Alla Stark Arena di Belgrado le azzurre allenate da Davide Mazzanti ribaltano completamente i pronostici della vigilia che davano per nettamente favorita la Serbia padrona di casa, vincitrice delle ultime due edizioni consecutive e che poteva contare su Tijana Boskovic, la giocatrice più forte del mondo. La rimonta completata vede il punteggio finale 24-26, 25-22, 25-19, 25-11 a favore dell’Italia, che torna sul tetto d’Europa dopo 12 anni. Si tratta di un risultato straordinario di una Nazionale che riscrive la storia del volley mondiale. 29 punti per una straripante Paola Egonu e 20 per la capitana Miriam Sylla, finalmente ritornata ai livelli che le competono.
Il primo set viene perso in volata a causa di un paio di sbavature nel finale, ma l’Italia capisce di potercela fare. Inizia a spron battuto il secondo set: primo tempo di Danesi, doppio mani-fuori e parallela di Sylla, per il 4-1. La Serbia resta comunque a contatto con i colpi di Boskovic, Rasic e Lazovic. Pietrini, però, stampa una grande pipe per il 13-11. La stessa Pietrini viene murata, Boskovic stampa il diagonale ed Egonu sbaglia nettamente l’attacco. Le azzurre vanno sotto 20-22 ma la nostra Nazionale ha una reazione impressionante. Popovic sbaglia l’appoggio, Pietrini contrattacca dopo la superba difesa di Sylla su Boskovic; quest’ultima sbaglia un altro attacco e poi Lazovic non trova il mani-fuori. Le azzurra volano sul 24-22 e Danesi stampa Boskovic per il pareggio.
Avvio disastroso di terzo set. La Serbia vola sul 5-1 e poi scappa sul +5 quando Egonu sbaglia un diagonale (8-3). Tuttavia Lazovic gestisce male un servizio e Milenkovic stecca la parallela. La nostra Nazionale recupera un break (9-11), poi Danesi stampa Popovic e Sylla mura Boskovic per il 12 pari. Egonu è magica in parallela, Boskovic spara un pallonetto a mezza altezza e Chirichella inchioda Busa per un incredibile 18-14. C’è solo una squadra in campo ed è l’Italia, mentre la Serbia è in totale confusione e sbaglia qualsiasi colpo. La Stark Arena si ammutolisce quando la subentrata Malinov vince un contrasto a rete (21-17), poi Boskovic sbaglia in parallela (23-17) e l’Italia va a chiudere con due spettacolari vincenti di Pietrini e Sylla. L’ultimo parziale è pura goduria: nessuno riesce a tenere Egonu e l’ultimo decisivo set viene così letteralmente dominato. Sono addirittura 14 i punti di scarto: l’Italia può così tornare ufficialmente a festeggiare.
SERBIA-ITALIA 1-3 (26-24, 22-25, 19-25, 11-25)
- SRB: Rasic 12, Ognjenovic 3, Lazovic 2, Popovic 13, Boskovic 20, Milenkovic 4. Popovic (L). Busa. Non entrate: Caric, Mirkovic, Veljkovic, Bjelica, Blagojevic (L), Kocic. All. Terzic
- ITA: Pietrini 13, Danesi 8, Egonu 29, Sylla 20, Chirichella 1, Orro. De Gennaro (L). Gennari, Malinov 2, Parrocchiale. Non entrate: Bonifacio, Nwakalor, Mazzaro, D'Odorico. All. Mazzanti