TRIATHLON

Icon Livigno Extreme 2021: Molinari trionfa per "Il sorriso di Carlotta"

L'atleta di casa bissa il successo nel 2019 e realizza la sua impresa solidale

Icon-Livigno, il triathlon più duro al mondo. Così viene definito, così probabilmente è. Di certo uno dei più iconici, non fosse altro per la magnificenza del paesaggio montano che circonda il Piccolo Tibet lombardo. La durissima prova valtellinese è andata in scena venerdì 3 settembre con lo start dato ben prima del sorgere del sole sulla riva del lago di Livigno in acque dalle temperature semi-proibitive: dodici gradi per una frazione da brividi, resa indimenticabile anche dalla luce delle boe segnaletiche agganciate al corpo di ogni atleta. Un'ora dopo tutti gli altri partecipanti, mentre i migliori completavano la propria frazione a nuoto, è partito anche Giulio Molinari, atleta di casa, protagonista di Hour Icon, iniziativa benefica a favore dell’associazione no-profit “Il sorriso di Carlotta”, che ha trasformato ogni sorpasso di Giulio in una donazione, per una rimonta tutta adrenalina e solidarietà.

Dopo la prima frazione è scattata la prova su die ruote: 197 chilometri, oltre 5000 metri di dislivello, con il picco dei 100km/h toccati in discesa sullo Stelvio, per una frazione di gara molto tecnica e terribilmente impegnativa. Dopo aver superato 19 atleti già in acqua, Molinari ha impostato un passo gara notevolissimo anche in sella alla sua bici, riuscendo nella parte centrale a ricongiungersi con il gruppetto dei migliori, guidato da Martin Hauf, Cri-stiano Tara, Thomas Vanhersecke e Jacco LanGermaniaak. Unico atleta mancante, l’italiano Francesco Bartolini, rimasto solo, in fuga solitaria, in testa al gruppo, lanciato verso il Passo dello Stelvio.

Ma nulla avrebbe potuto mettersi tra Molinari e la vittoria, con il sorpasso finale concretizzatosi in zona Valdidentro, che ha lanciato il livignasco verso il secondo e ultimo cambio di Trepalle e una maratona conclusiva vissuta in completa solitudine.Ultima fatica, per Molinari e per il resto dei concorrenti, è stata l’ascesa al Carosello 3000: con i chilometri finali, in forte pendenza, che si sono trasformati in una vera e propria impresa. Al traguardo, dopo il passaggio sotto l’arco di Icon è finalmente scattata la festa per l’atleta di casa, che ha chiuso in 13:39:53 (a cui sottrarre l’ora attesa in partenza) riuscendo così nel doppio obiettivo della vigilia: vincere la gara, bissando il successo 2019, e raggiungere la massima somma possibile da devolvere in beneficenza. Prima tra le donne, invece, l’austriaca Wiestner Lisa che ferma il cronometro a 15 ore esatte.

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