Dopo la vittoria in extremis contro il Sassuolo, Mourinho è felice e soddisfatto. "E' stata una partita straordinaria - ha spiegato il tecnico della Roma -. E' stata una sensazione incredibile, poteva finire 6-6 o 7-7, potevano vincere loro ma alla fine abbiamo vinto noi". "In settimana sono stato bugiardo anche con me stesso nel dire a tutti che non era una partita speciale - ha aggiunto lo Special One alla sua 1000.ma panchina -. Lo era, era un numero speciale per me. Ora ricorderò che la mia panchina numero 1000 è stata questa. Non volevo perdere, avevo una paura tremenda di avere questo ricordo".
"Negli ultimi venti minuti Rui Patricio ha fatto due parate incredili e noi abbiamo sbagliato gol a porta vuota - ha continuato Mou -. Per un tifoso neutrale è stata una partita straordinaria". Dopo il gol di El Shaarawy Mourinho ha esultato correndo verso i suoi giocatori in campo. "Oggi non avevo 58 anni, ma 12-14, quando inizi a sognare - ha ammesso - E' stata la corsa di un bambino". "Faccio i complimenti a Dionisi e alla sua squadra, hanno fatto una partita fantastica - ha concluso -. Avessero vinto loro non ci sarebbe stato niente da dire".
"E' stata una gara tremendamente difficile - ha proseguito -. Una partita dopo due settimane orribili anche se abbiamo giocato con tre calciatori che hanno fatto novanta minuti in Nazionale". "Karsdorp aveva avuto un problema a inizio settimana, Mancini e Pellegrini non si erano allenati bene - ha aggiunto -. Abbiamo avuto crampi durante la partita". "Il Sassuolo è molto difficile da pressare - ha continuato Mou -. Abbiamo avuto tante opportunità per vincere ma abbiamo lasciato tanto spazio per i loro contrattacchi. E' un rischio che potevamo prenderci, soprattutto perché l'umore è alto". "C'era stata frustrazione per i 3 minuti di recupero segnalati, ma nonostante questo la gente ha tifato fino all'ultimo - ha aggiunto lo Special One -. Oggi abbiamo avuto una mentalità top".
"Mi sembra che questa Serie A è diversa rispetto a quella di dieci anni fa che avevo conosciuto - ha spiegato Mou -. Quell'Inter era più forte, ma c'erano solo 3-4 squadre forti forti. Oggi ci sono un paio di squadre di livello diverso, ma poi ce ne sono altre sette-otto con qualità e che giocano a calcio". "Non c'è la mentalità della piccola che viene nello stadio grande ad aspettare. La Fiorentina e il Sassuolo vengono qui e giocano come hanno fatto - ha cponcluso -. Complimenti ai miei ragazzi e alla connessione con i tifosi".