Filippo Baroncini conquista la medaglia d’oro ai Mondiali di ciclismo su strada. Il corridore di Massa Lombarda arriva prima di tutti gli altri nella prova in linea Under 23 al termine dei 161,1 chilometri percorsi da Anversa a Lovanio. Ottima l’iniziativa personale assunta a 5 km dal traguardo da Baroncini, che si laurea campione del mondo in solitario. Dietro di lui, l’eritreo Biniam Girmay e l’olandese Olav Kooij; quarto Michele Gazzoli.
Italia sul tetto del mondo di ciclismo under 23 per la seconda volta consecutiva. Dopo Samuele Battistella nel 2019, è ora Filippo Baroncini a conquistare la medaglia d’oro ai Campionati Mondiali che si stanno tenendo in Belgio. Il ciclista di Massa Lombarda toglie dal cilindro un’azione da esperto e si mette addosso la maglia iridata sul traguardo di Lovanio in 3 ore, 37 minuti e 37 secondi, dopo avere percorso 161,1 chilometri da Anversa a Lovanio.
Lacrime più che giustificate all’arrivo per il corridore classe 2000 ravennate, che è stato capace di piazzare la zampata decisiva a poco più di 5 km dalla fine con un’azione di forza che ha fatto la differenza, spiazzando gli avversari. Un’autentica impresa (e in solitaria), se si pensa che a 60 km dall’arrivo il talento del ciclismo azzurro era rimasto coinvolto in una caduta mentre si trovava nella pancia del gruppo.
Nell’assolo di Baroncini, poteva arrivare anche una doppietta azzurra. Alle spalle del romagnolo della Trek-Segafredo, infatti, si scatena una bagarre per andare a prendersi il secondo e il terzo posto in volata. Michele Gazzoli (Continental Team Colpack–Ballan) ci prova, ma probabilmente parte troppo presto e alla fine deve accontentarsi del quarto posto. Completano così il podio l’eritreo Biniam Girmay (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) e l’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma). In settima posizione c’è Luca Colnaghi.