A quasi cinque anni dal disastro aereo che ha spazzato via la maggior parte della squadra della Chapecoense e altri passeggeri per un totale di 71 morti, la polizia brasiliana ha arrestato la boliviana Celia Castedo Monastero, indagata per catastrofe e ricercata da quel momento. La Monastero era una specialista in sicurezza del volo e all'epoca - si legge - in maniera fraudolenta non avrebbe fatto rispettare i requisiti procedurali minimi per l'approvazione del piano di volo". L'autonomia presentata nel programma non era adatta al viaggio in questione, come purtroppo il tragico epilogo ha confermato.
Il volo LaMia 2933 era decollato dall'aeroporto internazionale di Viru Viru con un'ora di ritardo in direzione di Medellin in Colombia, dove però non arrivò mai, schiantandosi poco prima dell'aeroporto per aver esaurito il carburante. La donna dopo l'incidente è rimasta latitante in Bolivia dopo che a causa delle sue azioni, 71 delle 77 persone a bordo hanno perso la vita. Dopo l'arresto, avvenuto in Brasile nello stato del Mato Grosso do Sul al confine con la Bolivia, la Monastero resterà in carcere a Corumbrà per l'espletamento delle pratiche di estradizione verso il suo Paese.