L'Inter non va oltre lo 0-0 contro lo Shakhtar Donetsk nella seconda gara del Gruppo D di Champions League e rimanda l'appuntamento con la prima vittoria europea della stagione. I nerazzurri disputano un buon primo tempo in cui colpiscono anche una traversa con Barella, nella ripresa subiscono il palleggio degli ucraini, che però nel finale devono ringraziare uno strepitoso Pyatov sulle conclusioni di Correa e de Vrij. Squadre ferme a un punto.
LA PARTITA
Un'Inter poco brillante e un po' affaticata torna con un punto da Kiev al termine di una serata in chiaroscuro. I nerazzurri giocano alla pari con gli avversari nel primo tempo, non facendosi mettere sotto dal possesso palla ucraino-brasiliano e sfiorando anche il gol in un paio di occasioni. Nel secondo sono invece costretti ad arroccarsi nella propria trequarti, quando gli uomini di De Zerbi alzano il ritmo del palleggio e tirano fuori tutte le loro qualità. I sussulti finali sono frutto soprattutto di una panchina di nuovo lunga (grazie ai rientri di Correa e Sanchez), che permette a Inzaghi di far rifiatare Dzeko e Lautaro (in serata così così) e giocarsi le carte che potevano anche regalare un successo in extremis, mancato davvero per un soffio. Ora due match con lo Sheriff con l'obiettivo di prendersi 6 punti fondamentali per superare un girone che resta tutt'altro che impossibile.
La prima grande chance della serata è per lo Shakhtar, con una rasoiata dal limite di Solomon che sibila accanto al palo alla destra di Handanovic. All'11' De Zerbi perde Traoré per infortunio: il ginocchio dell'attaccante burkinabé finisce sotto il corpo di Dumfries in uno scontro di gioco, portando a una torsione innaturale che lo costringe a uscire in barella (al suo posto Tete). L'Inter fa un po' fatica a eludere l'ottimo palleggio dello Shakhtar, ma non appena riesce a crearsi qualche spazio si fa subito pericolosa e al 15' Pyatov deve ringraziare la traversa sullo splendido destro a giro da fuori di Barella. La partita si mantiene su un equilibrio estremamente precario, ma se da un lato lo Shakhtar riesce ad affondare con una certa continuità, dall'altro l'Inter non riesce quasi mai a coinvolgere Dzeko e Lautaro nella manovra. Il bosniaco ha un'ottima chance sugli sviluppi di un corner, ma da due passi calcia alle stelle gettandola al vento. Nel finale di frazione i ritmi calano e le squadre si accontentano di andare a riposo su uno 0-0 tutto sommato giusto.
In avvio di ripresa subito grosso spavento per gli uomini di Inzaghi, con Skriniar che si immola in scivolata per anticipare Pedrinho sul pericolosissimo cross di Dodo. Il ritmo di palleggio dello Shakhtar si fa via via più intenso e i nerazzurri cominciano a soffrire e schiacciarsi un po' troppo nella propria trequarti. Inzaghi sceglie così di sostituire Dzeko e Brozovic con Correa e Calhanoglu, ma a fare la partita continuano a essere i padroni di casa, mentre l'Inter si difende ordinatamente senza riuscire a imbastire il giusto contropiede. A 20' dalla fine entra anche Sanchez al posto di uno spento Lautaro, ma le grandi occasioni nerazzurre arrivano solo negli ultimissimi minuti: prima il destro di Correa, poi, sull'angolo seguente, la zuccata di de Vrij, entrambe neutralizzate dai riflessi di uno straordinario Pyatov, fin lì praticamente spettatore.
LE PAGELLE
Dodo 7 - Incontenibile nei suoi affondi sulla destra, è di gran lunga l'uomo più attivo dello Shakhtar, anche se la mole di gioco creata si trasforma solo raramente in chance davvero clamorose.
Solomon 6,5 - Pericoloso specialmente nel primo tempo con le sue iniziative partendo da sinistra e rientrando sul destro, cala un po' nella ripresa, ma nel complesso è lui quello che crea più apprensioni ad Handanovic.
Tete 5,5 - Entra a freddo dopo 11' per l'infortunio di Traore, ma non entra mai davvero in partita, facendo di fatto mancare un vero e proprio terminale offensivo alla squadra.
Skriniar 7 - Giganteggia in difesa vincendo tutti i duelli fisici e non sbagliando mai un anticipo. La squadra soffre, ma se rischia poco e nulla è soprattutto merito suo.
Dzeko 5 - Troppo fuori dal gioco, troppo poco coinvolto nella costruzione della manovra offensiva e autore anche di qualche errore tecnico non da lui. Si divora anche la chance dello 0-1 calciando alle stelle sugli sviluppi di corner nel primo tempo.
Dumfries 6 - Disputa un'ottima partita sul piano difensivo, ma in una serata in cui erano fondamentali i tre punti era lecito aspettarsi qualcosa in più in fase di spinta.
IL TABELLINO
Shakhtar Donetsk-Inter 0-0
Shakhtar Donetsk (4-1-4-1): Pyatov 7; Dodo 7, Marlon 6,5, Matvienko 6,5, Ismaily 6,5 (33' st Krystov sv); Stepanenko 6,5; Pedrinho 6,5, Maycon 6, Alan Patrick 6,5 (40' st Marlos sv), Solomon 6,5 (33' st Mudryk sv); Traoré sv (11' Tete 5,5).
Allenatore: De Zerbi 6,5
Inter (3-5-2): Handanovic 6; Skriniar 7, De Vrij 6,5, Bastoni 6,5; Dumfries 6, Vecino 5,5 (36' st Gagliardini sv), Brozovic 6 (10' st Calhanoglu 6), Barella 6,5, Dimarco 5,5 (36' st Perisic sv); Dzeko 5 (10' st Correa 6), Martinez 5,5 (27' st Sanchez 6).
Allenatore: Inzaghi 6
Arbitro: Kovacs
Marcatori:
Ammoniti: Dumfries (I)
Espulsi:
LE STATISTICHE
• Tutti i tre match di Champions League giocati dall’Inter contro lo Shakhtar Donetsk sono terminati a reti inviolate, dopo che nei tre precedenti si erano contati nove gol in totale.
• L'inter ha pareggiato 0-0 per tre match consecutivi contro una singola avversaria in tutte le competizioni per la prima volta dal 1994 contro il Napoli (Serie A).
• Lo Shakhtar Donetsk è la prima squadra contro la quale l’Inter ha pareggiato tre match consecutivi a reti inviolate in competizioni europee.
• L’Inter è rimasta senza vittoria nelle prime due partite della fase a gironi di Champions League per la terza volta consecutiva.
• L’Inter non ha trovato il gol nelle ultime tre sfide in competizioni europee: tante quante nelle precedenti 18.
• Il primo tiro nello specchio dell’Inter in questa sfida è arrivato all’86’ con Joaquín Correa.
• Roberto De Zerbi ha conquistato un punto in un match casalingo contro l’Inter per la prima volta da agosto 2018 (in quel caso si impose per 1-0 con il Sassuolo in Serie A).
• Soltanto il Real Madrid ha colpito più legni (10) dell'Inter (8) dall'inizio della scorsa Champions League.
• Marcelo Brozovic ha tagliato il traguardo delle 250 partite con la maglia dell’Inter in tutte le competizioni.