Maurizio Sarri ammette che quella contro il Bologna è stata una delle peggiori partite della sua Lazio: "Siamo arrivati scarichi sotto ogni punto di vista - ha detto il tecnico dopo il ko del Dall'Ara -. Abbiamo trovato una squadra viva e reattiva, noi eravamo scarichi sotto il profilo sia fisico sia mentale, tutte le seconde palle erano loro. Dobbiamo capire perché questa partita è andata così, ma dobbiamo anche dimenticarla velocemente". Poi è tornato alla carica sulla questione calendario: "Siamo l'unica squadra in Europa che ha giocato 61 ore dopo la partita di Europa League, dobbiamo fare una guerra in Lega perché non succeda più. Questo comunque non è un alibi, purtroppo bisogna essere pronti, invece non lo siamo stati".
Sarri ha battuto molto sulla questione della stanchezza: "Quanto si è stanchi è stanco tutto l'ambiente, anche facendo tanti cambi. La stanchezza si trasmette a chiunque, dai calciatori fino ai magazzinieri. Per rimanere costantemente su certi livelli serve una certa mentalità, la Lazio è stata sempre una squadra così, a periodi alterni, capace di fare 10 vittorie di fila e poi due punti in cinque partite. Su questo profilo obbiamo migliorare a tutti i costi.
Poi ha analizzato le difficoltà dei suoi nel trovare i giusti affondi: "La squadra gli spazi se li è chiusi da sola, muovendosi pochissimo senza palla. Contro il 5-3 loro in fase difensiva era impossibile. Offensivamente siamo stati troppo passivi, senza movimenti e con solo palla sui piedi".
Infine un commento su Luis Alberto e su Milinkovic: "Devono diventare centrocampisti totali, ora lo sono in parte. Sono poco portati al sacrificio e al rientro, hanno le qualità per farlo, ma dipende tutto da loro. L'espulsione di Acerbi? A un quarto d'ora dalal fine sapevo che poteva essere una partita da rosso. Era nel copione del match, quando giochi con la testa così".