La causa intentata da Kathryn Mayorga verso Cristiano Ronaldo per un presunto stupro, risalente al 2009 e sul quale il portoghese nel 2010 aveva raggiunto con la donna un accordo economico di riservatezza di 300.000 euro, sta per andare incontro ad una seconda archiviazione. Nel 2018, nonostante l'accordo, la Mayorga aveva deciso di portare in tribunale Ronaldo ma le accuse erano state rigettate dai pm di Las Vegas. Gli avvocati della donna allora avevano intrapreso un nuovo percorso accusatorio, facendo causa a CR7 sostenendo che ai tempi la Mayorga "non era mentalmente in grado di firmare l'accordo di riservatezza e che questo le aveva provocato dolore fisico" chiedendo quasi 60 milioni di euro di risarcimento.
Gli avvocati dell'attaccante del Manchester United erano passati al contrattacco chiedendo l'archiviazione del caso e sostenendo che i difensori della Mayorga avessero presentato documenti rubati che contenevano conversazioni tra CR7 e i suoi legali. Daniel Albregts, giudice federale del Nevada, è d'accordo: "L'archiviazione del caso Mayorga per la condotta inappropriata del suo avvocato è un duro risultato ma è anche l'unica sanzione appropriata per garantire l'integrità del processo giudiziario. Stovall (l'avvocato della donna, ndr) ha agito in malafede a danno del suo cliente e della sua professione".
Peter Christiansen, avvocato di Ronaldo a Las Vegas, ha dichiarato: "Siamo soddisfatti della revisione dettagliata della corte e della sua volontà di applicare la legge e raccomandare l'archiviazione della causa civile contro il nostro assistito".
A questo punto si attende la definitiva decisione di Jennifer Dorsey, giudice distrettuale del Nevada: ma tutto porta a pensare che la vicenda si chiuderà con l'archiviazione.