Quello di Lorenzo Lucca è uno dei nomi più chiacchierati di questo inizio stagione. Il bomber del Pisa, capocannoniere della Serie B con 6 reti in 7 partite, si è anche sbloccato con l'Under 21 nel match contro la Svezia e ora si confessa: "Per me Ibrahimovic è il più forte di sempre, studio i suoi colpi e cerco di imitarlo - ha detto in un'intervista a Sport Week -. Pretendo sempre tanto da me stesso in ogni partita, il mio obiettivo è segnare tanti gol. Che squadra tifo? Nessuna, ma alla Playstation gioco a Fifa con la Juve".
Lucca è stato più volte accostato ad alcune big della Serie A e addirittura si è parlato di una sua possibile convocazione in Nazionale maggiore da parte di Roberto Mancini, tutte voci a cui lui stesso prova a non dare troppo peso: "Non leggo mai i giornali, guardo le figure. Non avevo letto neanche le parole di Mancini, una sera mi ha chiamato il mio procuratore, Imborgia, dicendomi di non leggere queste ca...e perché non sono vere. Voleva dire che il ct mi tiene d'occhio, ma per ora non mi avrebbe convocato in Nazionale maggiore. Tradotto: pensa a lavorare, non fare il fenomeno. Ma con me non c'è questo pericolo".
Poi ha parlato un po' del suo passato, tra l'infanzia a Torino (è nato a Moncalieri) e l'esplosione a Palermo: "Ho cominciato a giocare a calcio al CBS Milan di Torino, una scuola calcio legata alla società rossonera. Potevo finire al Milan? No, la verità è che mi ha preso subito il Toro, ma forse ci sono arrivato troppo presto. Sono maturato tanto solamente negli ultimi anni. Sono cresciuto in altezza più avanti, tutto di un botto dai 15 anni in poi. Mi sono alzato 20 centimetri tutti insieme e sono stato anche fermo per un bel po' per problemi alla schiena... Palermo è diventata una parte di me e lo resterà per sempre, è una città fantastica, fatta di persone che mi hanno aiutato molto a crescere".