Luciano Spalletti tira fuori il petto analizzando la partita di domani contro il Torino: "Si parla tutti i giorni del rinnovo di Insigne, poi si dice 'vedremo cosa farà il Napoli nelle prossime partite'. Dicono che io sono una fabbrica di fantasmi ma più che altro vedo attorno a noi spaventatori professionisti: vero, inizia un ciclo di partite che possono crearci difficoltà ma abbiamo la rosa adatta per affrontarle".
Buone notizie da Mertens: "L'ho visto molto bene, si è messo definitivamente alle spalle questo periodo, e si sente nelle condizioni di far parte di questi 16 titolari che oggi vanno considerati: con le cinque sostituzioni i titolari non sono 11, sono 16. Che giochino venti o settanta minuti".
Spalletti poi passa agli avversari: "Il Torino ha una storia di squadra che lotta, di squadra tosta, ogni volta ho trovato una squadra che ti dà battaglia. Ora che ha Juric come allenatore probabilmente ancora di più, perché è uno che sa fare il suo lavoro e prende i giocatori che si adattano alle sue caratteristiche. Nell'analisi di questa partita non troverei giustificazione se lottassimo meno di loro. Per l'amore che ci circonda, per quello che si aspettano i nostri tifosi da noi. Su questo ci siamo parlati".
In merito ai calendari troppo affollati dice: "Le istituzioni devono pensarci bene, anche per dare un segnale di uniformità alle federazioni. In Spagna hanno fatto qualcosa di differente. E poi effettivamente spesso i calciatori che vanno in nazionale arrivano tardi nel club, per cui vanno fatte delle riflessioni perché è troppo alto il carico che ci danno per disputare al meglio i nostri campionati".
L'allenatore degli azzurri torna ad affrontare il tema del razzismo negli stadi: "Vedo anche tante persone perbene, la mia idea è che si potrebbe fare una foto a chi si comporta male, tutti hanno sempre il cellulare in mano, e poi mostrarle alle autorità e cacciarli via perché non vogliamo avere nulla a che fare con questa gente. Vorremmo essere tutti altissimi e bellissimi come Koulibaly".
Infine un ritorno sul furto dell'auto: "Sono andato a controllare i dati, per gioco. In Italia vengono rubate 100.000 auto l'anno, circa 300 al giorno: non capisco perché bisogna fare una parentesi per Napoli. Non cambio giudizio su questa città".