José Mourinho non rinuncia a pizzicare Orsato pur non affondando troppo dopo il caso del gol non convalidato ad Abraham: "Non voglio parlare del rigore, voglio isolarmi anche se il quarto uomo mi ha detto: non esiste vantaggio sul rigore. A quel punto non ho più voluto discutere. Ma i soli tre minuti di recupero nella ripresa dimostrano un'intenzione". Il portoghese fa i complimenti ai suoi: "Grande Roma. Spero che qualcuno della Juventus dica pubblicamente ciò che ci hanno detto negli spogliatoi"
Parlando a Dazn, il portoghese commenta così la sconfitta allo Stadium: "Dobbiamo parlare di zero punti conquistati ma faccio i complimenti ai miei sotto tutti gli aspetti. Ovviamente un ko rimane tale ma se guardo al progetto e al nostro percorso è andata bene. Posso sbagliare o avere un'opinione diversa ma chi meritava di vincere ha perso". Sullo svolgimento del match: "Quando ti trovi di fronte due professori (Chiellini e Bonucci, ndr) non è facile ma abbiamo fatto abbastanza cose per pareggiare. Nell'intervallo ai miei avevo detto: o vinciamo o perdiamo ma non si pareggia, abbiamo giocato abbastanza bene".
Mou e la discussione tra Abraham e Veretout su chi dovesse battere il rigore: "Tammy è un ragazzo coraggioso, era entrato nell'azione del penalty, qualche minuto prima aveva avuto un'occasione e voleva calciare. Noi abbiamo una lista dei rigoristi: il primo è Veretout, se Jordan vuole tirare è lui che decide". Ancora sull'attaccante inglese: "La Serie A è diversa dalla Premier League, deve migliorare dal punto di vista difensivo mentre in Inghilterra il numero 9 è abituato a stare molto alto. Sta imparando, è un abravo ragazzo che deve crescere come tutti".
Come previsto, Mourinho è stato insultato per i precedenti con Inter e Manchester United: "Fuori dallo stadio mi chiedono foto e autografi, allo stadio è un'altra cosa. Ma che bello vedere che è tornato il calcio vero, con i tifosi sugli spalti".