CLAMOROSO

Atletica, Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi esclusi dal premio Atleta mondiale dell'anno

Clamorosa decisione della federazione internazionale di atletica leggera, che non ha inserito tra i candidati i due medagliati azzurri ai Giochi di Tokyo

© Getty Images

Il vincitore della gara più attesa e più importante delle Olimpiadi non è tra i candidati al premio di Atleta mondiale dell'anno. Marcell Jacobs è stato escluso dalla World Athletics, la federazione internazionale di atletica, dall'elenco dei 10 candidati in corsa per il titolo maschile. La medaglia d'oro dei 100 metri piani ai Giochi di Tokyo 2020 (nonché trionfatore nella 4x100 insieme a Tortu, Desalu e Patta) non è stato selezionato dalla giuria internazionale di esperti di atletica leggera, composta da rappresentanti provenienti da tutte le sei aree continentali. I World Athletics Awards 2021 verranno consegnati nel mese di dicembre. Fuori dai candidati per il premio anche Gianmarco Tamberi, medaglia d'oro nel salto in alto a Tokyo.

Tra i dieci candidati figurano invece Joshua Cheptegei (Uganda), vincitore dei 5000 metri olimpici, Ryan Crouser (USA), vincitore della gara olimpica di getto del peso, Armand Duplantis (Svezia), vincitore della gara olimpica di salto con l'asta, Jakob Ingebrigtsen (Norvegia), vincitore della gara olimpica dei 1500 metri, Eliud Kipchoge (Kenya), vincitore della maratona olimpica, Pedro Pichardo (Portogallo), vincitore della gara olimpica di salto triplo, Daniel Stahl (Svezia), vincitore della gara olimpica di lancio del disco, Miltiadis Tentoglou (Grecia), vincitore della gara olimpica di salto in lungo, Damian Warner (Canada), vincitore del decathlon olimpico, Karsten Warholm (Norvegia), vincitore della gara olimpica dei 400 metri a ostacoli.

MEI: "SIAMO STUPITI, MA NOI CI PREOCCUPIAMO DEI RISULTATI IN PISTA"

La notizia è stata commentata anche da Stefano Mei, presidente della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera): "Siamo rimasti stupiti e anche un po’ sorpresi, ma non istituiremo un’unità di crisi - le sue parole a Italpress -. Prendiamo atto della scelta di questa giuria, che abbraccia i sei continenti. È un giudizio per un premio importante, ma personalmente mi preoccupo dei risultati in pista, non delle onorificenze. Sono altre le cose importanti. Certo, sono rimasto sorpreso, ma non ne farei una tragedia". Qualcuno ha puntato il dito sui vertici di World Athletics e in particolare sul presidente, l'inglese Sebastian Coe: "Io sono sempre stato un atleta leale, spero lo siano tutti - ha detto Mei a riguardo -. Detto questo, non penso a un complotto. Se chiamerò Coe? Vedremo nei prossimi giorni: ci ragioneremo e di certo non metteremo su per questo un’unità di crisi".

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