Altra giornata ricca di medaglie per l’Italia del ciclismo su pista ai mondiali di Roubaix. Nell’inseguimento individuale maschile salgono sul podio ben due azzurri: Jonathan Milan si prende l’argento, sconfitto in finale dallo statunitense Ashton Lambie, mentre Filippo Ganna doma lo svizzero Imhof nella finalina e si consola con il bronzo. Un altro bronzo arriva dall’omnium femminile con Elisa Balsamo, battuta da Archibald e Kopecky.
Arrivano altre tre medaglie per la spedizione italiana anche nella terza giornata dei mondiali di ciclismo su pista a Roubaix. Nell’inseguimento individuale la nazionale azzurra piazza sul podio ben due rappresentanti, senza purtroppo centrare il bersaglio grosso: Jonathan Milan conquista la medaglia d’argento, Filippo Ganna il bronzo. Non basta la tenacia del friulano per avere la meglio sullo statunitense Ashton Lambie nella finale per l’oro. L’azzurro parte meglio e guadagna mezzo secondo nei primi 500 metri, ma al chilometro l’americano è già davanti. Il margine si dilata fino a 4 decimi e poi rimane stabile fino all’ultimo chilometro quando Lambie, che si era qualificato con il miglior tempo, prende il largo e vince il titolo mondiale in 4’05”060, mentre Milan chiude in 4’06”149. Filippo Ganna si mette al collo la medaglia di bronzo con una prova d’orgoglio nella finale per il terzo posto, che lo vede riprendere e superare lo svizzero Imhof già dopo poco più di 2 chilometri. Una bella consolazione dopo aver mancato l’accesso alla finale per l’oro (come avveniva dal 2016), sicuramente anche per la fatica accumulata durante una stagione ricca di successi e soddisfazioni.
Un altro bronzo viene conquistato da Elisa Balsamo, terza nell’omnium femminile. L’azzurra inizia con il sesto posto nello scratch, che migliora con il quinto nella tempo race. Nella corsa a eliminazione guadagna punti pesantissimi chiudendo in seconda posizione, dietro solo a una strepitosa Archibald, dominatrice delle prime tre prove. Nella corsa a punti l’azzurra si difende bene e piazza qualche sprint decisivo, ma viene sopravanzata dalla belga Kopecky in seconda posizione. Nell’ultima volata la piemontese risponde all’attacco della francese Copponi per difendere il gradino più basso del podio, ma non riesce nel controsorpasso per l’argento. Il bronzo, per la classe ’98, è comunque risultato di prestigio, anche perché l’oro non sembrava in discussione contro una Katie Archibald (Gran Bretagna) imbattibile.
La giornata delle finali si era aperta con il sesto posto di Michele Scartezzini nella corsa a punti maschile, vinta dal francese Benjamin Thomas con 94. Argento al belga Kenny De Ketele, con 84, bronzo all’olandese Vincent Hoppezak a 35. L’azzurro termina la quota a 9, senza mai essere davvero in lotta per la medaglia. Nel chilometro maschile sorpresa Trinidad e Tobago: Nicholas Paul chiude secondo, alle spalle soltanto dell’olandese Jeffrey Hoogland. Terzo il tedesco Joachim Eilers.