Elia Viviani si mette al collo la medaglia di bronzo ai mondiali di Roubaix 2021. Il veneto chiude terzo nell’omnium maschile con una splendida prova nella corsa a punti, dopo che nella corsa a eliminazione era stato solo nono. Si fermano al quarto posto Letizia Paternoster e Rachele Barbieri nella madison femminile e Martina Alzini, sconfitta nella finale per il bronzo dell’inseguimento individuale. Miriam Vece quinta nei 500 metri.
La quarta giornata dei mondiali di ciclismo su pista porta l’ottava medaglia nel forziere della spedizione azzurra a Roubaix 2021. La conquista Elia Viviani nell’omnium maschile, specialità in cui è stato campione olimpico a Rio 2016. Il veneto parte bene nello scratch e nella tempo race, ma a sorpresa conclude solo nono nella corsa a eliminazione e sembra scivolare lontano dal podio. Con una grande corsa a punti però il classe ’89 prima si prende un giro (e 20 punti), poi ottiene i 10 punti dell’ultimo sprint per salire in terza posizione nella classifica finale. Oro a un inarrestabile Ethan Hayter (Gran Bretagna), argento ad Aaron Gate (Nuova Zelanda).
Vicine alla medaglia Letizia Paternoster e Rachele Barbieri, che nella madison femminile chiudono in quarta posizione, a un solo punto dalla Gran Bretagna terza. Le azzurre faticano a trovare punti e spazio nei primi sprint, ma con il passare dei giri trovano fiducia e una gamba migliore. Con la vittoria delle ultime due volate la coppia italiana sale a 23 punti, ma il quarto posto nell’ultimo passaggio sulla linea del traguardo porta le britanniche a 24. Oro all’Olanda con 35 punti, argento alla Francia con 30. Ai piedi del podio anche Martina Alzini nell’inseguimento individuale femminile. La legnanese perde la finale per il bronzo con la tedesca Mieke Kroeger, che la raggiunge a circa mezzo chilometro dalla conclusione della prova e si aggiudica la medaglia. Per la Germania è tripletta: in finale Lisa Brennauer sconfigge Franziska Brausse. Buon quinto posto per Miriam Vece nella 500 metri femminile vinta dalla tedesca Lea Sophie Friedrich in 33”057. L’azzurra chiude con 243 millesimi di ritardo, troppi per togliere dal podio almeno una tra le russe Voinova e Shmeleva.