Una partenza da record. Battendo il Torino a San Siro il Milan ottiene la terza vittoria consecutiva (solo un’altra volta, nel 1954/55, i rossoneri avevano vinto nove delle prime 10 gare stagionali di Serie A) e manda un chiaro messaggio alle altre pretendenti: per lo scudetto il Diavolo c’è. Nel momento più difficile della stagione, con tanti titolari fuori, i rossoneri hanno fatto bottino pieno e lo hanno fatto pur offrendo prestazioni meno brillanti del solito (“Siamo stanchi” ha ammesso Pioli): col Verona una vittoria in rimonta, col Bologna sfruttando la superiorità numerica, col Toro la classica gara ‘sporca e cattiva’.
"Abbiamo visto che non potevamo palleggiare da dietro, era più sensato avvicinare i giocatori offensivi centralmente e dare ampiezza coi terzini”, ha spiegato dopo il successo sui granata Pioli, che contro la squadra di Juric ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di adattamento e che esce da questo trittico di partite con la consapevolezza di avere una rosa sufficientemente profonda per poter sognare.
Nella sfida di San Siro si sono rivisti Kessie e Theo Hernandez, Brahim Diaz si è negativizzato e torna a disposizione, anche Rebic è sulla via del recupero. L’emergenza che ha colpito i rossoneri sta rientrando e per Pioli è una grande notizia in vista di una settimana che prevede due partite delicatissime contro Roma e Inter e il match chiave di questo inizio di stagione, avversario il Porto.
“Mi è piaciuta la voglia dei ragazzi” ha detto Pioli, che quando riavrà la rosa al completo probabilmente ritroverà gioco, spettacolo e divertimento, ma che per ora si gode la nuova maturità del suo gruppo, che ha dimostrato di saper vincere anche con spirito di sacrificio, determinazione, lotta e coraggio.
Gli scudetti si vincono anche e soprattutto portando a casa questo tipo di partite e forse ora, con avversari che si chiudono meno e più portati ad attaccare, il Milan ritroverà anche il suo gioco: Roma e Inter saranno importantissime per sapere se i rossoneri potranno davvero sognare, intanto festeggiano un inizio da record.