Prosegue il perfetto avvio in Nba per Golden State, che vince la quarta partita su quattro: gli Warriors giocano una grande ripresa e rimontano Oklahoma, battuta 106-98 con 23 punti di Curry. Senza LeBron James, invece, sono Davis e Westbrook a trascinare i Los Angeles Lakers, che passano 125-121 all'overtime contro gli Spurs a San Antonio. Gioiscono anche Dallas (116-106 contro Houston), New York (112-99 ai 76ers) e Utah (122-110 su Denver).
OKLAHOMA CITY THUNDER-GOLDEN STATE WARRIORS 98-106
Golden State rischia ma porta a casa il quarto successo in altrettante partite di Nba. Gli Warriors, sotto nel punteggio per tutto il primo tempo, hanno bisogno di una grande ripresa per rimontare e battere 106-98: a testimoniarlo è il 33-17 di parziale del terzo periodo, decisivo ai fini della vittoria. Okc parte forte in avvio di primo e secondo quarto, con due parziali rispettivamente di 7-0 e 5-0, in una serata in cui Steph Curry mette a referto 23 punti, 6 rimbalzi e 4 assist con 4 triple su 9 e un discreto 6/14 al tiro, restando in campo 32 minuti ma soprattutto alzando il livello delle giocate nel momento in cui i suoi Warriors finiscono perfino a -15 (48-33). Inutili i 30 di Gilgeous-Alexander per Oklahoma, che incassa invece il quarto ko consecutivo: e i prossimi avversari sono i Los Angeles Lakers. Per Golden State, invece, arriva un perfetto 4-0, con tre vittorie in trasferta.
SAN ANTONIO SPURS-LOS ANGELES LAKERS 121-125
LeBron James assiste dalla panchina al successo dei suoi Lakers, che però si affidano ad Anthony Davis e Russell Westbrook per avere ragione, seppur rischiando e all'overtime, di San Antonio. Los Angeles, dopo un primo tempo equilibrato chiuso con gli Spurs avanti solamente di un punto (62-61), rischiano nel terzo quarto, nel quale i padroni di casa trovano un 35-24. I gialloviola, però, reagiscono con un netto 29-17 e raggiungono il 114-114 al termine dei 48 minuti regolamentari. All'overtime, invece, arriva un 11-7 che fissa il punteggio sul 125-121. Grande prestazione per Russell Westbrook: l'ex Okc gioca la sua miglior partita con i Lakers e sfiora la tripla doppia mettendo a referto 33 punti, 10 rimbalzi e 8 assist, in una serata in cui ne realizza 15 quando il gioco si fa duro, cioè nell'ultimo quarto regolamentare e all'overtime. Anthony Davis è invece top scorer e autore di una doppia doppia: 35 punti, 17 rimbalzi e 4 assist per l'ex Pelicans. Gli Spurs perdono nonostante Poeltl arrivi a 27 con 14 rimbalzi: è il terzo ko consecutivo.
DALLAS MAVERICKS-HOUSTON ROCKETS 116-106
Seconda gioia di fila per Dallas, che piega 116-106 Houston con un sontuoso secondo tempo. Se i Rockets sono avanti solo di un possesso pieno (60-57) dopo i primi due quarti, infatti, nel terzo e nell'ultimo periodo i Mavericks trovano un 59-46 complessivo che giustifica il 116-106 finale, arrivato grazie ancora a Luka Doncic: lo sloveno, nuovamente non precisissimo in fase di conclusione, realizza comunque 26 punti, 14 rimbalzi e 7 assist con 10/25 al tiro e una sola tripla sulle 6 tentate. Tra le fila di Houston, invece, l'ultimo a mollare è Gordon: 22 punti, un rimbalzo e 2 assist per l'ex New Orleans, numeri che però non bastano ad evitare la terza sconfitta in quattro partite di Nba, la seconda consecutiva dopo il ko interno contro i Celtics. Dallas, invece, fa due su tre e vince alla prima in casa dopo due trasferte ad Atlanta e Toronto.
NEW YORK KNICKS-PHILADELPHIA 76ERS 112-99
I Knicks interrompono la maledizione Philadelphia e tornano al successo contro i 76ers dopo ben 15 ko consecutivi. Al Madison Square Garden, New York vince 112-99 in una partita in cui a fare la differenza è inevitabilmente il clamoroso secondo quarto da parte dei padroni di casa, che schiantano con un 39-16 Harris e compagni. Un +23 che vale il 62-42 all'intervallo lungo, un tesoretto gestito nei successivi 24 minuti, con Philadelphia che prova a rientrare ma senza successo. I Knics vincono grazie ai 19 punti con 5 triple di Kemba Walker, che mette a referto anche 3 rimbalzi e 5 assist. Bene anche Fournier: il francese ne realizza 18 con un ottimo 6/10 al tiro e 4/6 dall'arco. I 76ers, invece, crollano nonostante Tobias Harris, che trova 23 punti, si fermi ad un rimbalzo e ad un assist dalla tripla doppia. New York centra così il terzo successo in quattro partite, rifilando la seconda sconfitta ai 76ers di un Joel Embiid non in serata: appena 14 punti con 2/7 al tiro in poco più di mezz'ora.
UTAH JAZZ-DENVER NUGGETS 122-110
Denver crolla a Utah, ma questa potrebbe non essere la notizia peggiore per i Nuggets, che perdono 122-110 contro i Jazz e restano in ansia per le condizioni di Nikola Jokic. L'Mvp della scorsa regular season, infatti, subisce un colpo al ginocchio a poco prima dell'intervallo lungo ed è costretto ad abbandonare il match: un episodio che rischia di incidere sul campionato di Denver. Nonostante tutto, in 15 minuti il serbo è il miglior realizzatore di tutta la partita con 24 punti, 6 rimbalzi e 6 assist: una prestazione sontuosa interrotta dall'infortunio. Utah, avanti soltanto di un punto dopo i primi tre quarti (91-90) accelera nel periodo conclusivo e trova un 31-20 che vale il 122-110 e il terzo successo in altrettante partite per i Jazz: decisivi i 23 punti con 16 rimbalzi di Gobert, co-protagonista di quanto accaduto a Jokic, e i 22 di Donovan Mitchell, che obbligano Denver al secondo ko di fila.