Tre punti che hanno un'importanza fondamentale e non solo per la classifica, quelli di Empoli. L'Inter vince lasciando in panchina giocatori chiave del calibro di Skriniar, Dzeko, Calhanoglu e Perisic. Poter sfruttare il turnover, in una stagione piena di impegni, è un'arma fondamentale, anche se i meriti, più che all'allenatore, vanno dati a una società che poteva uscire distrutta dal mercato estivo e invece ha saputo mantenere le caratteristiche di chi può puntare ai traguardi più alti.
L'Empoli non è una squadra facile da affrontare. Sa trovare linee di passaggio diagonali che possono mettere in difficoltà qualsiasi squadra. In più, ti aggredisce con continuità ed efficacia. L'Inter ha dimostrato di essere migliorata nelle transizioni negative (forse il suo limite maggiore in questo inizio di stagione) e ha saputo sfruttare la maggiore fisicità, nonostante l'assenza, nella squadra titolare, di un giocatore fondamentale per lo sviluppo della manovra come Dzeko. Sanchez è stato importantissimo in fase offensiva, non a caso è arrivata da lui la palla per il gol di D'Ambrosio che ha sbloccato la partita.
L'espulsione di Ricci ha dato una grossa mano ai nerazzurri che hanno sfiorato più volte il raddoppio prima di trovarlo con Dimarco. La capacità di uscire dal basso, di sfruttare le fasce con le proiezioni offensive anche dei centrali di difesa, gli inserimenti dei centrocampisti e la mobilità degli attaccanti sono i punti fermi di una squadra che riesce a mantenere le proprie caratteristiche a prescindere dagli interpreti e che ha tutte le carte in regola per poter puntare al bis in campionato, nonostante i sette punti di distanza dalla vetta.