LE PAGELLE

Le pagelle di Juve-Zenit: a lezione da Dybala

Bonucci sente la partita più di altri, Alex Sandro non convince

JUVENTUS 
Szczesny 6,5 – Non ha certo colpa sull’autogol dell’1-1 ma ha tanti meriti, tutti accumulati negli ultimi 25 minuti quando argina la reazione dei russi con alcuni interventi decisivi e non facili. 
Danilo 6,5 – Un altro capitolo del suo personalissimo “manuale del bravo esterno di difesa”, magari è poco appariscente ma sempre impeccabile nelle scelte. 
Bonucci 6 – Sente la partita e il momento più di tanti altri, ci mette tutto sé stesso e certo non gli si possono dare colpe sull’autogol. 
 

Dal 40’ st Rugani sv. 
De Ligt 6 – Se non lo si nota vuol dire che non sbaglia, è il suo modo di giocare e di essere. 
Alex Sandro 5,5 – Le sue prestazioni lasciano sempre un retrogusto amaro, perché ci si aspetta sempre di vedere qualche giocata di quelle che sa fare ma che quasi mai arrivano. 
Chiesa 7,5 - Sta cercando di ritrovare il sé stesso dell’Europeo e soprattutto nel secondo tempo sembra avvicinarsi all’obiettivo. Ci mette corsa, impegno e cattiveria. Così arriva il rigore che poi certifica il 2-1. Prestazione eccellente in quantità e qualità, perfettamente coronata poi dal gol del 3-1 voluto e cercato.  
McKennie 6,5 – Ha di buono, ma veramente buono, che è un atleta prima ancora che un calciatore e quando sta così bene fisicamente riesce a fare tutto con una certa dose di utilità per la squadra. La traversa gli nega la gioia del gol personale. 
Locatelli 6,5 – Sarà anche nuovo ma è molto più integrato nel Pianeta Juve rispetto a gente che lo abita da molto più tempo. E in mezzo al campo si fa sentire. 
Dal 34’ st Arthur sv.
Bernardeschi 6,5 – La voglia ce la mette, va dentro il campo per creare superiorità numerica, si mostra collaborativo con tutti. Qualche errore lo commette, ma “humanum est”. 
Dybala 8,5 – Sale subito in cattedra e si capisce che la serata è buona: inventa e conclude. Prende un palo di destro e poi con un missile perfetto di sinistro segna l’1-0. Continua a costruire e segna il rigore del 2-1 dopo averlo sbagliato. 
Dal 40’ st Kulusevski sv. 
Morata 6,5 – L’Alvaro di una volta non avrebbe buttato in curva un gioiello di assist confezionato da Dybala dopo meno di venti minuti. L’Alvaro di oggi è un attaccante di buona volontà che a forza di metterci l’anima alla fine trova anche il gol. 
All. Allegri 7 – Al campionato penserà da qui in avanti, per il momento ha portato a casa il primo obiettivo stagionale e una bella iniezione di contanti con il passaggio agli ottavi. 

ZENIT 
Krytsiuk 5 – Nel gesto tecnico puro della parata non sarebbe nemmeno male, però la sua presenza sembra non dare sicurezza al reparto che gli sta davanti.  
Lovren 6 – Lo davano per finito quando il Liverpool ha deciso di lasciarlo andare, ma a distanza di tempo sbaglia ancora pochissimo. 
Chystiakov 5,5 – In mezzo a due colossi come Lovren e Rakitsky fa comunque la sua figura fino a quando la squadra tiene. Poi buio anche per lui. 
Rakitsky 5 – Un po’ con la forza fisica e un po’ con l’esperienza riesce a limitare i danni negli ultimi metri. Ma non riesce a controllare i nervi, se la prende con tutti, esce imbestialito. 
Dal 30’ st Dzyuba sv. 
Sutormin 6 – Podismo puro su una fascia dove la Juve fa sempre fatica a sviluppare gioco, pur cambiando spesso gli interpreti. 
Barrios 6 – Grande qualità in fase di possesso, non può correre dietro a tutti. 
Wendell 5,5 – Sale sempre di qualche metro per dare supporto agli attaccanti, non sempre con un effetto benefico sull’equilibrio della squadra.   
Dal 43’ st Kuznetsov sv. 
Karavaev 6 – Da una sua sortita offensiva (la prima dello Zenit) nasce l’autogol dell’1-1 di Bonucci. E in fase difensiva si fa sentire. 
Dal 14’ st Krugovoy 6 – Spinge con continuità, anche più e meglio del titolare. 
Mostovoy 5 – Doti tecniche sicuramente superiori alla media, in questo caso però poco supportate dal senso tattico. 
Dal 14’ st Malcom 6 – Quando entra dà una scossa alla squadra e si rende pericoloso, poi però la Juve chiude il discorso. 
Claudinho 5,5 – Un po’ leggerino nel suo modo di intendere il calcio, cerca la giocata individuale più che l’interesse comune. Provoca il rigore ma sfiora anche il 2-2 poco dopo. 
Dal 30’ st Erokhin sv. 
Azmoun 6 – Ai molti osservatori che lo spiano allo Stadium (va in scadenza di contratto a fine stagione) mostra soprattutto il suo spirito di sacrificio. È l’ultimo ad arrendersi e si prende il gol del 2-4. 
All. Semak 5 – Meriterebbe 6,5 per il primo tempo, poi la gestione gli è sfuggita di mano. 

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