La convincente vittoria in Champions, con l'approdo anticipato agli ottavi di finale, ha ridato fiducia all'ambiente bianconero ma Max Allegri non vuole che la squadra si rilassi. Nella conferenza stampa della vigilia della partita di sabato alle 18 contro la Fiorentina all'Allianz Stadium, ha parlato del ritiro, della nuova impostazione della Juventus e dei rischi nell'affrontare una punta come Vlahovic.
LA CONFERENZA DI ALLEGRI
Come sta la sua squadra?
"Sono quasi tutti a disposizione a parte Kean e De Sciglio. La Fiorentina ha tre punti in più di noi, gioca bene in ampiezza e ha giocatori tecnici. Ha un allenatore bravo che fatto bene l'anno scorso a La Spezia e sta facendo bene anche ora. Cercheremo di fare meglio delle ultime due partite".
Cosa ci può dire della convocazione di Soulé con l'Argentina?
"E' un ragazzino bravo però ora lasciamolo tranquillo altrimenti facciamo lo stesso errore che facciamo con i ragazzi giovani. È una legge non scritta che un giocatore quando arriva a 25-26 anni raggiunge la maturità, poi c'è qualche eccezione, quindi facciamogli fare il suo percorso".
Ha intenzione di far riposare Bonucci? Lo Zenit può essere considerata una svolta?
"Vediamo oggi dopo l'allenamento. Dopo lo Zenit non siamo diventati fenomeni, dobbiamo migliorare. Innanzitutto non prendere gol anche se ne abbiamo fatti quattro. Dobbiamo togliere quella sensazione di non essere sicuri nel fare la fase difensiva, stare zitti, pedalare e lavorare".
Giocare con due esterni molto offensivi può essere la strada del futuro?
"Puntare su questo o cambiare uno o due cambia poco, non è questione di giocare con tanti offensivi, anche se a me piace molto. Serve che anche loro siano disponibili a fare la fase difensiva. Poi dopo sono strani, quando prendono palla partono. Dobbiamo avere continuità di risultati facendo bene la fase offensiva e quella difensiva, dare disponibilità".
Cuadrado può giocare?
"Cuadrado sta bene, viene da due stagioni dove ha giocato tanto e ha fatto bene. Per domani non lo so, devo ancora decidere".
Per il centrocampo possiamo dire che Locatelli e McKennie siano la coppia definitiva?
"Locatelli sta crescendo così come McKennie: ora è più ordinato e meno anarchico. In questo momento sta molto bene fisicamente"
Vi siete detti qualcosa che vi ha fatto svoltare la stagione in questi giorni?
"Questi giorni passati insieme sono quelli che ci sono mancati quest'estate. Lavoriamo, chiacchieriamo. Anche senza fare allenamenti pesanti. Sono i momenti che quest'estate non abbiamo avuto, diciamo che sono serviti a questo. Ora però è importante chiudere bene altrimenti questi giorni non sono serviti a niente".
Cosa le ha dato più fastidio delle critiche di questi giorni?
"Le ho vissute cercando di analizzare quello che è successo. Col Sassuolo non meritavamo di perdere, con l'Empoli abbiamo creato molto, col Verona abbiamo sbagliato l'approccio perché venivamo da una brutta sconfitta che non ci ha permesso di metterla da parte. Venivamo da un periodo positivo e in tre giorni abbiamo buttato tutto quello che avevamo costruito".
La partita di martedì può avere smosso qualcosa nei giocatori e che giocatore è Vlahovic?
"I giocatori li vediamo, ma finché non li alleni è difficile dare giudizi. Con lo Zenit non è la svolta, deve essere la normalità. Vincere una partita, metterla da parte e pensare a quella dopo. Non è che con una partita vinta abbiamo sistemato una stagione, assolutamente no".
Come si ferma Vlahovic?
"È bravo e i numeri lo dimostrano. Però noi abbiamo ottimi difensori, quindi sono tranquillo".
Che aspettative ha su Dybala?
“Quelle che ho sempre avuto, è un giocatore tecnico che fa gol. Quest’anno l’ho trovato voglioso fin dall’inizio. E infatti dal rientro dall’infortunio sta crescendo perché quotidianamente migliora”.
Cosa manca a Rabiot?
“E' inutile parlare del suo potenziale. Semplicemente deve fare molto di più”.
Juventus-Fiorentina è da bollino rosso per la Juve?
“Le partite di campionato per la Juve sono tutte da bollino rosso. I fatti dicono questo, bisogna essere realistici e pratici. Noi abbiamo preso 11 gol da squadre che sono dal decimo posto in giù nella classifica di Serie A e su questo bisogna migliorare. Le nostre partite in campionato sono state sempre aperte e bisogna lavorare su questo”.
Che cosa manca a Morata?
“Morata è un giocatore che quando inizia a far gol può farlo per due tre mesi di fila. L’altra sera ha fatto una buona partita anche perché credo sia stato agevolato dal giocare meno spalle alla porta”.
Come procede la crescita di Kaio Jorge e in che ruolo può giocare?
“Sta meglio. Può giocare da prima punta o in coppia con un’altra”.