Il terzo ed ultimo turno di prove libere del Gran Premio del Messico ribadisce la superiorità della Red Bull e lo stato di grazia di Sergio Perez che - davanti al suo pubblico - precede di 193 millesimi Max Verstappen, con le due Mercedes di Lewis Hamilton e Valteri Bottas terza e quarta ma a più di mezzo secondo dal vertice. Appena superiore al secondo pieno il ritardo di Carlos Sainz (quinto, +1.005), mentre Charles Leclerc non va oltre il nono tempo.
Fiesta grande per il pubblico messicano al termine del terzo ed ultimo turno di prove libere del GP del Messico. Nel finale del turno l'idolo di casa Perez mette a segno il miglior tempo e spaventa ulteriormente la Mercedes perché - dando per scontato la superiorità attuale del suo capitano olandese - Checo si candida ad un ruolo fondamentale nelle strategie domenicali di casa Red Bull, soprattutto se dovesse riuscire a ripetersi in qualifica o quantomeno ad escludere le Frecce Nere dalla prima fila. Tutta teoria, naturalmente, ma le chances di una prima fila tutta ed Bull sono parecchio solide. Soprattutto alla luce del ritardo che - in assetto da qualifica - le Mercedes accusano dalle rivali e che è addirittura cresciuto di un decimo abbondante rispetto alla giornata di venerdì. Lewis Hamilton è finalmente riuscito a mettere il muso della sua W12 davanti a quello della monoposto gemella di Valteri Bottas ma il sette volte iridato ha chiuso il turno a 651 millesimi da Perez, il suo compagno di squadra invece a 684.
Le due squadre che stanno dominando il Mondiale hanno fatto ancora una volta la differenza. Carlos Sainz è quinto ma il suo distacco - seppur di pochissimo - supera il secondo pieno, ritardo che limita parecchio le chances ferrariste di andare a podio, in assenza di grandi inconvenienti da parte dei "big four". Un testacoda e qualche imperfezione di troppo impediscono a Charles Leclerc di rivaleggiare con il proprio compagno di squadra ed è la terza volta che accade in tre turni di prove. Il monegasco chiude nono davanti a Lando Norris (che però scatterà dal fondo per ostituzione del power unit) ma - rispetto al venerdì - la McLaren ha progredito in proporzione più della Ferrari, visto che Daniel Ricciardo ha "staccato" il settimo tempo, separando le due Alpha Tauri di Yuki Tsunoda e Pierre Gasly, con il giovanissimo giapponese sorprendentemente sesto ad otto soli millesimi da Sainz. Exploit che non gli eviterà - indipendentemente dalla performance delle qualifiche - di partire dalle retrovie, visto che il giapponese (e con lui Ocon, Stroll e come detto Norris) ha cambiato diversi elementi della power unit.