BASKET NBA

Nba: Curry trascina Golden State contro Atlanta. Lakers e Memphis ok all'overtime

Steph mette a referto la miglior prestazione stagionale nel 127-113 (4 punti per Gallinari). I gialloviola e i Grizzlies superano Charlotte e Minnesota

© Getty Images

Nella notte Nba va in scena lo show di Steph Curry, che con 50 punti e 10 assist regala la vittoria a Golden State: 127-113 contro Atlanta, con Gallinari che ne realizza 4. Gioie all'overtime per Lakers e Grizzlies, che superano rispettivamente Charlotte (126-113) e Minnesota (125-118). Sorridono Phoenix (109-104 a Sacramento), New York (103-96 a Philadelphia) e Dallas (108-92 ai Pelicans), crollano i Nets: Chicago si impone 118-95.

GOLDEN STATE WARRIORS-ATLANTA HAWKS 127-113
L'Nba si inchina ancora una volta a Steph Curry, che nel 127-113 contro Atlanta realizza 50 punti e 10 rimbalzi: è il più anziano di sempre a riuscirci e la miglior prestazione in assoluto in questo inizio di regular season. Il fenomeno di Golden State trascina i suoi alla vittoria con una prestazione dai numeri incredibili: oltre alla già citata doppia doppia, arrivano 9 triple, un perfetto 50% (14/28) al tiro e la solita infallibilità nei liberi (13/13), il tutto condito anche da 7 rimbalzi. Statistiche strepitose in una sfida in cui, soprattutto nel primo tempo, non è mancata la sofferenza, con gli Warriors sotto contro gli Hawks guidati da Trae Young (28 punti, 9 assist e 3 rimbalzi),, con Danilo Gallinari che non offre un gran contributo: solo 4 punti in 22 minuti. I primi 10 punti di Golden State sono tutti di Curry, poi Atlanta trova anche il +15 (57-42) prima di subire la rimonta guidata da Steph. Con questo 127-113, arrivato 24 ore dopo il successo su Houston, Golden State centra la quinta vittoria consecutiva e consolida la vetta ad Ovest: 9-1 lo score finora della formazione di Kerr, battuta soltanto da Memphis e, per di più, all'overtime.

LOS ANGELES LAKERS-CHARLOTTE HORNETS 126-123
Servono 53 minuti per decretare la vincitrice tra Los Angeles e Charlotte. Alla fine, gioiscono i Lakers che, pur senza LeBron, passano grazie a Davis, Anthony e Westbrook. I gialloviola si presentano all'ultimo periodo avanti di 7 punti (94-87), ma Rozier e compagni annullano il vantaggio e dopo 48 minuti è 115-115: l'11-8 dell'overtime premia i Lakers, che sorridono dopo due sconfitte di fila. Anthony Davis è il top scorer con 32 punti, 12 rimbalzi e 4 assist, mentre Carmelo Anthony ne realizza 29 con 7/10 dall'arco e 9/13 al tiro. Russell Westbrook, invece, centra la seconda tripla doppia stagionale mettendo a referto 17 punti, 12 rimbalzi e 14 assist, seppur con un 5/15 al tiro. In tripla doppia ci va anche LaMelo Ball, per Charlotte, con 25 punti, 15 rimbalzi e 11 assist, conditi da tre triple su 8 tentate e 8 conclusioni andate a segno su 19. Il top scorer degli Hornets è però Rozier, che ne realizza 29 con 11/22 al tiro. Per i Lakers è il sesto successo in undici partite, mentre Charlotte incassa la quinta sconfitta di fila, la settima stagionale in dodici incontri.

MEMPHIS GRIZZLIES-MINNESOTA TIMBERWOLVES 125-118
Non solo i Lakers: anche i Grizzlies hanno bisogno dell'overtime per avere ragione di Minnesota, che costringe i padroni di casa al 113-113 dopo 48 minuti prima di cedere 12-5 nei 5' successivi. I Timberwolves sfiorano il colpo esterno e si presentano all'ultimo quarto avanti di 11 punti (92-81) grazie ad un terzo periodo da 38-23, arrivato dopo il +4 all'intervallo lungo (58-54) in favore di Memphis. Ja Morant, però, ha altri piani e con 3/6 dall'arco e 33 punti, 6 rimbalzi e 8 assist, contribuisce al prolungamento del match e alla vittoria dei suoi, mentre Minnesota crolla nonostante i 30 punti con 6 triple di D'Angelo Russell, i 27 di Edwards e la doppia doppia di Towns (25 con 13 rimbalzi, l'unica del match), che firma sulla sirena la tripla del 113-113 che vale l'overtime. Tra le fila dei Grizzlies, sono in sei ad andare in doppia cifra, con Clarke a 20 punti, Melton a 19, Jackson a 14 e Bane ed Anderson rispettivamente a 13 e 12. Memphis sale così sul 6-4 nella Western Conference e dimentica il ko di Washington, mentre per Minnesota arriva la quinta sconfitta consecutiva, la sesta in totale in queste sue prime 9 partite di regular season.

SACRAMENTO KINGS-PHOENIX SUNS 104-109
Non si ferma la risalita dei detentori della Western Conference: vincendo a Sacramento, infatti, Phoenix ottiene il quinto successo consecutivo, che li proietta potenzialmente al secondo posto insieme a Utah e Dallas. Merito del 109-104 contro i Kings in un match che sembra ampiamente chiuso dopo 36 minuti, ma che i padroni di casa riescono a mettere in discussione nel finale. I Suns, infatti, all'intervallo lungo sono avanti solo di un possesso (67-64), ma dilagano con un dirompente 31-12 al rientro sul parquet: inutile il 28-11 dell'ultimo periodo per Sacramento, che perde per la sesta volta in stagione pur guidata dai 50 punti di Barnes (26) e Fox, che ne realizza 24, gli stessi per Payne tra le fila di Phoenix. I vicecampioni in carica passano con tutto il quintetto in doppia cifra: Devin Booker ne mette a referto 18 con 9 assist e 6 rimbalzi, mentre Bridges e Chris Paul raggiungono quota 16 e Kamisnky 10. I Suns si confermano tra le altissime posizioni ad Ovest e puntano il secondo posto, lontano soltanto una vittoria.

CHICAGO BULLS-BROOKLYN NETS 118-95
Si ferma a cinque la striscia vincente di Brooklyn, che a Chicago perde 118-95 incassando il quarto ko stagionale. Allo United Center, i Bulls passano grazie ad una ripresa a dir poco perfetta, nella quale concede appena 38 punti ai Nets realizzandone ben 67, in un match nel quale è decisivo l'ultimo periodo. Kevin Durant, con la sua doppia doppia da 38 punti, 10 rimbalzi, 13/24 al tiro e 3/8 dall'arco, regala ai suoi il vantaggio (57-51) all'intervallo lungo, ma dal 78-76 di fine terzo periodo i Bulls si scatenano e piazzano un quarto quarto da 42-17 che stende Brooklyn. LaMarcus Aldridge (19 punti) e James Harden (solo 14) non riescono a tenere il passo di Durant, mentre Chicago sorride grazie alla solita coppia composta da DeMar DeRozan (28 punti, 4 rimbalzi e 3 assist) e Zach LaVine (24 punti, 5 rimbalzi e 5 assist). Numeri che permettono ai Bulls di tornare a sorridere dopo le sconfitte contro Philadelphia, ora vicina soltanto una vittoria. Chicago, inoltre, aggancia Washington e Miami al secondo posto della Eastern Conference.

PHILADELPHIA 76ERS-NEW YORK KNICKS 96-103
Terza sconfitta stagionale per Philadelphia, che resta in vetta alla Eastern Conference ma perde in un colpo la partita con New York (103-96) e Joel Embiid, risultato positivo al Covid. Senza il camerunense, i 76ers incassano una brutto ko contro i Knicks, che invece gioiscono per la settima volta in undici incontri di regular season. Gli ospiti sembrano prenotare il successo già all'intervallo lungo (58-44), ma Philadelphia rimette tutto in discussione con il 25-14 del terzo periodo. New York, però, trova ugualmente la vittoria, un 103-96 condito dalle doppie doppie (31 punti con 5 triple e 12 rimbalzi) di Julius Randle e R.J. Barrett (15 con 10 rimbalzi). Senza Embiid, è Korkmaz il migliore dei 76ers con 19 punti, mentre Seth Curry ridimensiona le sue medie stagionali e chiude con 14 punti, gli stessi di Drummond che tocca addirittura quota 25 rimbalzi, più di tutti i suoi compagni di squadra messi assieme. Ora, Philadelphia rischia l'aggancio di Miami, Chicago e Washington in vetta, con i Knicks non troppo distanti (8-3 contro 7-4).

DALLAS MAVERICKS-NEW ORLEANS PELICANS 108-92
Dallas vince e aggancia Utah al secondo posto ad Ovest battendo 108-92 i Pelicans, i cui numeri si fanno sempre più preoccupanti. I Mavericks vincono la partita a cavallo tra il secondo e il terzo quarto, visto che dopo il momentaneo +5 (27-22) di New Orleans si passa al 51-47 dell'intervallo lungo. Lo sprint al rientro sul parquet e il 57-45 della ripresa fanno il resto: decima sconfitta stagionale in undici partite, settimo ko consecutivo e peggior score di tutta l'Nba. Inutili i 22 punti messi a segno sia da Hart che da Valanciunas, con il lituano che realizza anche una doppia doppia garantita dagli 11 rimbalzi. Dallas, invece, può contare ovviamente su Luka Doncic, top scorer con 25 punti, 5 rimbalzi, 5 assist e 2 triple su 5, oltre ad un buon 10/21 al tiro. I Mavericks centrano il terzo successo consecutivo e raggiungono i Jazz a quota 7 vittorie e 3 sconfitte dietro il 9-1 di Golden State.

DENVER NUGGETS-MIAMI HEAT 113-96
Seconda vittoria consecutiva per Denver, che passa 113-96 e costringe Miami al terzo ko stagionale. I Nuggets sorridono grazie soprattutto ad un ottimo primo tempo, chiuso addirittura sul +15 (64-49) all'intervallo lungo. Il divario si allarga ulteriormente dopo il terzo periodo (27-21) e Miami non riesce a rientrare nonostante i 31 punti di Jimmy Butler, arrivati con un ottimo 10/18 al tiro e 9/11 a cronometro fermo. Ancora una volta, Denver viene invece trascinata, oltre che da Barton (25 punti con 9/14 al tiro e 7/9 dall'arco, top scorer dei Nuggets) anche da Nikola Jokic. Luci ed ombre, però, per l'Mvp della scorsa regular season: arriva una tripla doppia con 23 punti, 15 rimbalzi e 10 assist con 9/13 al tiro, ma anche l'espulsione per una brutta e violenta spallata ai danni di Markieff Morris dopo un contatto con il numero 8 di Miami. Nonostante il brutto episodio, il serbo offre una grande prestazione e aiuta Denver a tenere il passo delle prime ad Ovest e avvicinare il secondo posto: Utah e Dallas hanno 7-3 di score, i Nuggets sono invece a 6-4.

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