Archiviata la torcida messicana, lo show della Formula 1 riparte per il suo grand tour globale in Brasile, ultimo appuntamento nel continente americano prima del trittico finale in Medio Oriente. Manca poco meno di un mese dunque al Gran Premio d’Arabia Saudita, evento storico per il motorsport.
Dalla culla della democrazia made in USA alla monarchia assoluta è un attimo, viene da dire, se la prospettiva è multi-nazionale, anzi globale. Approderà nell’inedito contesto di una monarchia d’impronta fortemente islamica Il carrozzone arcobaleno “We Race As One” di Liberty Media che, da tempo, ha inserito nella sua agenda un chiaro impegno politico.
C’è da chiedersi come le due cose stiano assieme senza collidere: la F1 di oggi è solo una SPA dalla morale ondivaga o una forma di colonialismo culturale?