"Contro la Svizzera abbiamo sofferto un po' l'ansia: contro l'Irlanda del Nord ci sarà pressione ma dobbiamo evitare l'ansia". L'Italia di Roberto Mancini è arrivata ai 90 minuti decisivi per qualificarsi direttamente ai Mondiali in Qatar dell'anno prossimo evitando i play off, e il ct azzurro individua nella componente psicologica la prima motivazione per le difficoltà evidenziate nelle ultime uscite dei campioni d'Europa in carica. Non ancora decisa la formazione che scenderà in campo a Belfast: "Barella è recuperato - ha proseguito Mancini alla vigilia del match ai microfoni della Rai - sta anche meglio di quanto non stesse con la Svizzera. Tonali? E' cresciuto molto, potrebbe giocare dall'inizio". Infine le scelte d'attacco, il reparto più di tutti sotto osservazione: "Non è importante se gioca un falso o un vero nove: conta la mentalità".
"In Nazionale c'è sempre pressione - ha poi nuovamente ribadito il ct in conferenza stampa - domani ce ne sarà forse un po' di più ma dobbiamo cercare di rimanere concentrati su quanto fare. Non è una questione di fare tanti gol ma di giocare la partita. Se loro non hanno concesso un gol in casa questo significa qualcosa. E' una partita dura. Se riusciamo a segnare più di un gol avremo più possibilità di vincere". Detto questo, Mancini ha voluto fare nuovamente professione di ottimismo: "Ci sarebbe un esame di riparazione a marzo ma vogliamo passare subito. Vogliamo giocare senza ansia e vincerla prima di tutto. Niente cattivi pensieri. Servirà velocità e tenere la palla a terra. Loro difendono in tanti e molto bene. Quello che ha fatto l'Italia è una cosa impensabile: sappiamo che durante il percorso ci sono dei momenti anche difficili, quindi domani è un momento delicato ma i ragazzi non si devono dimenticare di quanto fatto e giocare con la massima tranquillità".