José Mourinho, alla vigilia della partita con il Genoa, è tornato sulle difficoltà di una rosa non ancora in grado di puntare ad alti livelli, soprattutto per i tanti problemi legati alle assenze per infortuni e, nelle ultime ore, anche per il Covid. L'allenatore giallorosso ha poi parlato delle incognite nell'affrontare una squadra che ha appena cambiato allenatore e del suo rapporto con Shevchenko, nascondendo le sue intenzioni tattiche.
LA CONFERENZA DI MOURINHO
Tiago Pinto ha detto che non verrà costruito un instant team (una squadra fatta per vincere subito): lei ha abbastanza pazienza di aspettare?
"Prossima domanda".
Come prevede l'incontro con Shevchenko, cosa ricorda dell'esperienza insieme?
"E' una domanda strana, bisogna capire se tutto quello che uno ha detto è vero o se la verità è che abbiamo un buon rapporto. Il primo ricordo che ho è quando l'ho visto giocare, lui ha fatto la sua storia. Ha vinto il Pallone d'Oro, la Champions e tanti titoli, ora è alla sua prima esperienza da allenatore di club. Con l'Ucraina ha fatto bene, ha dimostrato chiaramente di avere un'idea e una filosofia. Una leadership tranquilla perché è così come persona. Mi piacerebbe che gli potesse capitare quello che è successo a me alla prima da allenatore: ho perso, ma poi ho vinto tanti titoli".
Come cambia la Roma con i due casi di Covid?
"Il lavoro che abbiamo fatto durante la settimana va nella spazzatura. Quello che abbiamo provato lo abbiamo perso nel momento in cui abbiamo perso un giocatore come Cristante. Abbiamo tre terzini sinistri tutti fuori, dobbiamo trovare delle soluzioni: c'è chi deve giocare in una posizione che non è la sua. Dobbiamo trovare un puzzle che ci permette di fare una buona partita e di prendere punti. E' un momento di difficoltà, penso che sia una buona opportunità per capire chi di voi è bravo visto che solo io so chi gioca domani. Nemmeno i miei assistenti lo sanno. Le vostre fonti non hanno acqua, sono a secco. E' successo tutto velocemente, non abbiamo fatto allenamento stamattina. Sarà divertente per voi pensare come giocheremo domani".
Ci sarà spazio per Zaniolo? Come può essere schierato?
"Non vedo Zaniolo al posto di Cristante. Voi ipotizzate la difesa a tre ma io non vi ho mai detto se giocheremo a 3 o a 4".
Domani che partita sarà?
"Non dico che è una partita che giocheremo al buio ma sicuramente con qualche difficoltà. Anche loro sono in difficoltà ma il problema più grande per me e Shevchenko è che ci sono tanti giocatori indisponibili. Giocare contro una squadra che ha un nuovo allenatore è un'incognita. Noi siamo in difficoltà, non c'è un terzino sinistro in rosa. Vina, Calafiori e Spinazzola non ci sono e anche al centro con Smalling e Cristante abbiamo delle assenze. Alla fine sarà Genoa-Roma ed entrambe hanno bisogno di punti. Sarà una partita come minimo divertente e con voglia di vincere, anche perché tutte le nostre partite sono state divertenti, tranne Bodo. Lì si sono divertiti solo loro".
Va giocata con aggressività o pazienza?
"Lo stadio, i tifosi e la nuova proprietà daranno a loro più motivazione e sarà un ambiente difficile. Lo stadio è bellissimo e l'ambiente è complicato, ma è quello che vogliamo noi. Ci saranno duemila nostri tifosi, anche per noi è una motivazione. Qualche volte nella difficoltà la gente è più unita. Possiamo non vincere ed è capitato, ma entrare in campo con un'idea diversa da quella di vincere la partita non è qualcosa che deve appartenerci".