Nel primo posticipo della 18a giornata di Serie A, l'Inter batte 3-2 il Napoli e si porta a -4 dalla vetta occupata dagli azzurri e dal Milan. A San Siro passano per primi gli ospiti con Zielinski (17'). Rabbiosa la reazione dei nerazzurri, che pareggiano su rigore con Calhanoglu (25') e la ribaltano al 44' con un colpo di testa di Perisic (44'). Al 61' il tris di Lautaro, poi Mertens accorcia al 79'. Al 91' miracolo di Handanovic su Mario Rui.
LA PARTITA
L'Inter si sblocca con le grandi, infligge la prima sconfitta in campionato a Spalletti e si rifà sotto nella lotta scudetto. La serata di San Siro, uno spot per il calcio italiano, ci dice che i nerazzurri non hanno la minima intenzione di mollare e lotteranno fino alla fine per bissare il successo firmato Conte. Tecnica, orgoglio e un bel po' di sofferenza nel finale consentono a Inzaghi di conquistare tre punti alla fine meritati e di preparsi al meglio per un'altra finale, quella con lo Shakhtar mercoledì in Champions League.
Inzaghi sceglie Ranocchia per l'infortunato De Vrij, mentre in attacco c'è Correa al fianco di Lautaro visto che Dzeko non è al meglio ed è reduce dal problema muscolare accusato nel derby. Spalletti, invece, sceglie Lozano per Politano fermato dal Covid e si affida all'estro di Insigne e Osimhen. Ritmi subito altissimi a San Siro, con le squadre alla ricerca del gol per approfittare del passo falso del Milan a Firenze. A Fabian (tiro da posizione defilata tra le braccia di Handanovic) risponde subito Lautaro (stacco di testa alto sopra la traversa), poi Darmian non inquadra la porta con il sinistro. Non passa nemmeno un minuto e il Napoli la sblocca: Zielinski ruba palla a centrocampo a Barella e serve Insigne, il capitano azzurro vede il rimorchio del polacco che con un destro dal limite fulmina Handanovic (17'). Il gol dà la scossa ai nerazzurri che aumentano i giri del motore, con gli inserimenti delle mezzali Calhanoglu e Barella che mettono alle corde la difesa avversaria. Koulibaly intercetta con il braccio sinistro largo un tiro dell'azzurro: Valeri assegna il rigore dopo essere stato richiamato dal Var. Dal dischetto il turco spiazza Ospina e al 25' le squadre tornano in parità. Osimhen ha vita dura con Ranocchia e al 34' dà segnali di vita con una girata respinta da Skriniar. Non c'è un attimo di sosta e un minuto dopo il destro a giro di Lautaro termina a lato di poco. L'attaccante nigeriano ci prova anche di testa, ma non trova la porta prima del finale di tempo tutto di marca interista. Al 43' Barella recupera un passaggio impreciso di Di Lorenzo, Ospina respinge in tuffo, poi la palla arriva a Correa debole tra le braccia del numero 1 colombiano. L'argentino ha sui piedi il 2-1, ma il suo tiro viene deviato in angolo. Dal corner di Calhanoglu, Perisic anticipa tutti di testa sul primo palo, Ospina respinge ma il pallone ha già varcato la linea (44').
La ripresa, ancora più bella e avvincente, si apre con la girata da pochi passi di Lautaro respinta da Ospina (47'). La reazione del Napoli è nel tiro-cross di Lozano salvato da Skriniar. Lo slovacco è protagonista di un contatto aereo con Osimhen: ad avere la peggio è il nigeriano che esce con l'occhio sinistro tumefatto: al suo posto Petagna. Al 61' Correa recupera palla al limite dell'area, si fa 65 metri palla al piede prima di scaricare per il Toro che in diagonale fulmina Ospina. Sembra il gol che manda i titoli di coda, ma il Napoli non molla e l'ingresso di Mertens dà nuova linfa. Il belga fa secco Handanovic da fuori area dopo una palla persa da Dzeko (79'). La capolista ci crede e attacca a testa bassa, i nerazzurri dopo 75' alla grande sono in grande affanno. Le tante interruzioni costringono Valeri ad assegnare 8' di recupero e per poco il Napoli non trova il 3-3 in due occasioni, sempre dalla fascia destra nerazzurra: al 91' Handanovic compie un autentico miracolo con l'aiuto della traversa sul colpo di testa schiacciato di Mario Rui e al 97' Mertens al volo calcia alto tutto solo dopo un cross di Anguissa, tra i migliori dei suoi. Al triplice fischio esplode la gioia nerazzurra in campo e sugli spalti: la vetta è più vicina, anche se questo Napoli esce dal Meazza a testa altissima.
IL TABELLINO
INTER-NAPOLI 3-2
Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, Ranocchia, Bastoni; Darmian, Barella (30' st Dimarco), Brozovic, Calhanoglu (17' st Vidal), Perisic (43' st Satriano); Lautaro Martinez (30' st Gagliardini), Correa (17' st Dzeko). A disp.: Cordaz, Radu, Dumfries, Vecino, Kolarov, Sensi, D'Ambrosio. All.: Inzaghi
Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Anguissa, Fabian Ruiz, Zielinski; Lozano (30' st Elmas), Osimhen (10' st Petagna), Insigne (30' st Mertens). A disp.: Meret, Marfella, Malcuit, Juan Jesus, Ghoulam, Lobotka. All.: Spalletti
Arbitro: Valeri
Marcatori: 17' Zielinski (N), 25' rig. Calhanoglu (I), 44' Perisic (I), 16' st Lautaro Martinez, 34' st Mertens (N)
Ammoniti: Osimhen (N), Koulibaly (N), Rrahmani (N), Calhanoglu (I), Vidal (I), Handanovic (I), Dzeko (I).
Espulsi:
Note: Ammonito Inzaghi (I) per proteste
LE STATISTICHE
Il Napoli ha subito 3 gol oggi, tanti quanti ne aveva incassati nelle precedenti 10 giornate di campionato.
Era da aprile contro la Juventus che il Napoli non perdeva un match di Serie A.
Gol numero 103 in Serie A per Dries Mertens, diventato ora il miglior marcatore in Serie A con la maglia del Napoli, superato Antonio Vojak (102).
Quarto gol di Lautaro Martinez al Napoli in Serie A: contro nessuna squadra ha segnato di più.
Era da marzo 2017 contro l’Atalanta (Banega per Icardi) che l'Inter non segnava un gol in Serie A con un assist di un argentino per un gol di un argentino.
Dopo 336 minuti di astinenza, Lautaro Martinez ha ritrovato il gol in Serie A (non segnava dal 2 ottobre contro il Sassuolo).
Peggior dato in questo campionato per il Napoli sia come tiri subiti (17), che come tiri nello specchio subiti (sette), che come tiri effettuati (solo nove).
Dalla stagione 2017/18 (la sua prima in Serie A) ad oggi, questa é la 10a volta che Calhanoglu segna un gol e fornisce un assist vincente nello stesso match: solo Immobile, Quagliarella, Insigne, Zapata ne contano di più nel periodo.
Dalla stagione 2017/18 (la sua prima in Serie A) Hakan Calhanoglu è quindi il centrocampista che conta più match di massimo campionato con almeno un gol e almeno un assist all'attivo (10 con quello odierno).
Nessun giocatore ha fornito piú assist da palla inattiva di Calhanoglu in questa Serie A (3 come Rovella del Genoa).
Questo è il miglior avvio di Calhanoglu a livello realizzativo in un campionato di Serie A: mai aveva messo a segno 3 gol nelle prime 13 giornate.
Calhanoglu ha trasformato tutti e 4 i rigori calciati in Serie A.
Gol numero 44 in Serie A per Ivan Perisic (nessun croato ne ha messi a segno di più nella competizione, 44 anche Igor Budan).
Quello di Ivan Perisic è il nono gol di testa segnato dall’Inter in questo campionato (primato nella Serie A in corso): era da ottobre 2020 contro il Parma che il croato non trovava il gol con un colpo di testa in Serie A.
Era da marzo contro il Sassuolo che il Napoli non incassava almeno 2 gol in un primo tempo di Serie A.
Solo il Napoli (7) ha ricevuto più rigori dell'Inter (6) in questo campionato.
Lorenzo Insigne è uno dei due giocatori di questo campionato con almeno quattro gol segnati e quattro assist vincenti forniti (l'altro è Pasalic dell'Atalanta).
Zielinski (con 3 reti) é il miglior marcatore in trasferta del Napoli in questo campionato (a 3 reti anche Osimhen).
Tutti e tre i gol in questo campionato di Zielinski sono arrivati in trasferta: questo é il suo terzo gol in A all'Inter, solo al Milan (4) ha segnato piú reti nel massimo campionato.