NAZIONALE

Bonucci, Berardi (e Joao Pedro): rigori e rimpianti azzurri

"A volte il destino si accanisce" ha commentato il presidente federale Gravina pensando al rigore di Jorginho

Calci di rigore, gol e rimpianti. "Alle volte il destino ai accanisce" ha detto il presidente federale Gabriele Gravina parlando dei gol dal dischetto di Leonardo Bonucci e Domenico Berardi. Una frase detta col sorriso, da Palermo, con in testa gli spareggi mondiali di marzo nella convinzione che "la tensione sia eccessiva" e ben salda la consapevolezza che l'organizzazione della squadra "è un ruolo che spetta a Mancini".

Nessuna invasione di campo, insomma, ma la giornata di campionato ha offerto un pensiero dal retrogusto amaro - una sorta di post-it per Mancini e la sua Italia - a tutti i tifosi azzurri. Bonucci in gol su rigore (due volte) e tra l’altro proprio all'Olimpico, l'altro azzurro Berardi in rete, sempre dal dischetto, in Sassuolo-Cagliari. E poco dopo anche il penalty vincente di Joao Pedro, che è in odore di convocazione azzurra e dopo il match del Mapei ha mandato un chiaro messaggio al ct.

Sia Bonucci sia Berardi erano in campo nei minuti finali di Italia-Svizzera e così aumenta ancora di più il rimpianto per il "jolly" sprecato da Jorginho a Roma, ma anche a Basilea. Per il tecnico azzurro è quindi un vero e proprio 'memo' e ci si chiede se continuerà ad essere il centrocampista del Chelsea il tiratore scelto anche nei playoff per andare in Qatar e, eventualmente, in Qatar.

Bonucci contro la Lazio ha fatto doppietta, a un difensore non capitava dal 2007 quando ci riuscì Domizzi del Napoli, ma nel caso dello juventino le due reti sono arrivate dopo impeccabili trasformazioni dal dischetto e nonostante il tentativo, nel secondo caso, di Pepe Reina di fargli perdere la concentrazione: "Lo tiri centrale, Leo" gli ha urlato, invece Bonucci ha 'aperto' il tiro di piatto e ha segnato il 2-0 spiazzando lo spagnolo. Poi, nel dopopartita, il bianconero ha tenuto a sottolineare che contro la Svizzera "il rigorista era Jorginho ed è giusto che lo abbia tirato lui. Se me l'avesse chiesto avrei tirato senza nessun problema ma il rigorista è Jorginho".

Domenica, altra beffa del destino: in Sassuolo-Cagliari è andato a segno dal dischetto Domenico Berardi, rigorista dei neroverdi emiliani e bravo a spiazzare Cragno. Poco dopo gli ha risposto Joao Pedro, possibile soluzione in più, se come sembra accetterà la convocazione, per il ct azzurro.

Intanto si attende il prossimo rigore del Chelsea: calcerà Jorginho o anche Thomas Tuchel, dopo che con i Blues l'italo-brasiliano ha fallito due volte, darà l'incarico a qualcun altro, magari Mason Mount? La risposta interessa molto anche a Mancini, il futuro dagli 11 metri di Jorginho passa ancora da Londra…

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