La nuova era del Genoa di proprietà di 777Partners è iniziata ufficialmente con la conferenza stampa di presentazione del nuovo presidente rossoblù, Alberto Zangrillo, che nella cornice di Palazzo Ducale ha dato ampie rassicurazioni ai tifosi sul futuro del club: “Siamo di fronte ad uno scenario straordinario, un progetto a medio lungo termine che ha intenzione di internazionalizzare il calcio a Genova partendo dal Genoa – ha detto - Abbiamo un progetto importante, come potete immaginare che Shevchenko potesse essere della partita se non avesse avuto delle assicurazioni?”.
“Le grandi ambizioni di 777 sono quelle di non trascurare mai il mandato, quello di fare da link tra persone che non hanno conosciuto Genova e che hanno bisogno di interpreti del loro obiettivo molto ambizioso – ha spiegato Zangrillo - Non sono preoccupato di quanto visto ieri, perché davanti abbiamo un progetto importante sul quale dobbiamo lavorare".
Grandissimo tifoso rossoblù, il primario dell'ospedale San Raffaele di Milano è elettrizzato per questa nuova avventura: "I miei primi ricordi sono di quando ero bambino – le sue parole - Giocatori a cui sono rimasto particolarmente legato? Mi sento con una certa frequenza con Milito, che quando ha saputo che andavo a ricoprire questo ruolo si è felicitato e ha detto che era a disposizione. L'ha fatto col cuore libero e con il cuore di quella persona che ha lasciato una parte di sé stesso in Italia e a Genova".
Nonostante il rapporto stretto con Berlusconi, Zangrillo ci ha tenuto a chiarire che "non ho sentito il bisogno, e non per presunzione, di cercare consigli né dal passato presidente (Preziosi, ndr) né dall'ex presidente del consiglio. Sono stato lontano dalla politica perché questo mio voler essere autonomo mi garantisce una liberà di azione ed è la principale per cui i nuovi proprietari mi hanno concesso la loro fiducia".
Poi un messaggio per i tifosi: “Essere di fronte ad una rivoluzione significa abbandonare i vecchi schemi che ti facevano vivere alla giornata pensando di risolvere tutto accontentandoti di un risultato intermedio. Noi attraverseremo momenti difficili in cui abbiamo bisogno che il popolo genoano continui a credere in noi in modo più forte di prima. La rivoluzione non è facile, significa cercare di attirare i giovani per creare una nuova esperienza".
La rivoluzione non è facile, ma è già cominciata e Shevchenko è il primo ‘giovane’ che ne è stato attratto: "E' un grande campione che avevo conosciuto ai tempi del grande Milan. Ci siamo abbracciati e ci siamo guardati negli occhi. Una domanda la faccio io a voi: Shevchenko è profilo internazionale, come potete immaginare che potesse essere della partita se non avesse avuto delle ampie assicurazioni sul progetto di 777 Partners?".