Lionel Messi tra passato e futuro. L'attaccante argentino si è raccontato in una lunga intervista agli spagnoli di Marca, in cui ha parlato di Paris Saint Germain, Barcellona e anche di Cristiano Ronaldo: "È passato molto tempo da quando abbiamo smesso di competere nello stesso campionato - le sue parole -. Abbiamo gareggiato a lungo per gli stessi obiettivi, individuali e di squadra. È stato un palcoscenico molto bello per noi e anche per i tifosi, perché si sono divertiti molto. È un bel ricordo che rimarrà nella storia del calcio". Sul su ex club, poi, non ha dubbi: "Ho sempre detto che prima o poi tornerò a Barcellona perché è casa mia e perché ci vivrò. Ovviamente se posso contribuire e aiutare il club mi piacerebbe tornare".
La Pulce non ha dunque escluso il clamoroso ritorno, a cui aveva fatto accenno anche il presidente Laporta nel giorno della presentazione di Dani Alves, pur sottolineando come in Francia le cose stiano andando bene: "Voglio sempre il meglio per il Barcellona. Sono un tifoso anche se ora non gioco lì. Ora comunque sto molto bene a Parigi, mi sono completamente adattato, così come la mia famiglia. Il francese è più facile di quanto pensassi. Sergio Ramos? All’inizio mi ha fatto strano allenarmi insieme a lui dopo tanti anni da rivali, ma la verità è che averlo come compagno è uno spettacolo. Sul futuro di Mbappé posso dire solamente che è concentrato sul Psg, ma solo lui conosce il suo futuro...".
Intanto in Catalogna è tornato Xavi, in una nuova veste: "Sarà un allenatore molto importante per i giovani, perché gli insegnerà tanto. Con lui la squadra crescerà molto, non ho alcun dubbio. Parlo spesso con lui, ma da sempre. Siamo amici, abbiamo condiviso tante cose e da quando se n'è andato siamo rimasti in contatto. Dani Alves? Mi ha sorpreso il suo ritorno, soprattutto in questo momento. Come Xavi aiuterà molto i giovani, perché è una persona vincente e che trasmette molto".
Dal Psg ci si attende molto soprattutto in Europa: "Tutti dicono che siamo i grandi favoriti e non nego che siamo uno delle candidate, sulla carta, ma abbiamo ancora bisogno di alcune cose per essere una squadra davvero forte. Dobbiamo consolidarci come gruppo, anche se abbiamo il vantaggio di avere grandi giocatori per riuscirci. La Champions è una competizione molto difficile, che poi è quello che la rende così bella e speciale. Sì, siamo tra le favorite, ma non l'unica".
Infine un pensiero alla sua Argentina e sui Mondiali in Qatar: "Vorrei ritrovarmi in una nuova finale e raggiungere un nuovo obiettivo. L'illusione e il sogno sono sempre lì".