INCHIESTA PRISMA

Juventus, inchiesta plusvalenze: gli affari di mercato nel mirino della Procura di Torino

Lo scambio Arthur-Pjanic è il più noto ma nei 42 trasferimenti sotto la lente di ingrandimento entra anche tanta Under 23

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L'inchiesta Prisma sul presunto falso di reato in bilancio a carico della Juventus prende spunto dal lavoro di Covisoc e Procura Federale che lo scorso 27 ottobre aveva segnalato 62 operazioni di mercato, tra cui anche quella che ha portato Osimhen dal Lille al Napoli per 72 milioni di euro, al fine di scoprire se potessero nascondere plusvalenze fittizie: 42 di queste coinvolgono la Juventus. La più famosa è lo scambio Arthur-Pjanic, effettuato col Barcellona nell'estate del 2020, tante rientrano nei movimenti di mercato della Juve Under 23.

 L'acquisto dall'Olympique Marsiglia del ventenne Marley Aké per 8 milioni di euro, in cambio della cessione alla stessa cifra di Franco Tongya, 19enne nato a Torino da genitori camerunensi e cresciuto nel vivaio della Juventus. E' una delle cosiddette operazioni "a specchio" finite nel mirino della procura di Torino, che ha indagato i vertici del club bianconero. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti sono finite pure numerose cessioni di giovani calciatori dell'Under 23 "con corrispettivi rilevanti e fuori range" rispetto a calciatori del medesimo livello e categoria. E' il caso dell'acquisto dal Barcellona di Alejandro Marques Mendez, attaccante spagnolo ventenne ora in prestito al club spagnolo CD Mirande's, per 8,2 milioni di euro, in cambio del centrocampista brasiliano 23enne Matheus Pereira valutato 8 milioni di euro. Nel mirino degli inquirenti anche le cessioni e le acquisizioni effettuate in prossimità della scadenza contrattuale, come nel caso dell'acquisto per 18 milioni di euro di Nicolò Rovella dal Genoa, con contestuale cessione allo stesso Genoa di Manolo Portanova per 10 milioni e di Elia Petrelli per 8 milioni.