E' stato un dolore che ha travolto tutti gli italiani e che dura da un anno. Paolo Rossi si è spento il 9 dicembre di un anno fa e il suo ricordo è ancora vivissimo. Se il colpo è stato duro da digerire per chi ha sognato ed esultato per i suoi gol, è facile immaginare lo strazio di una donna innamorata, la moglie Federica Cappelletti, e delle due figlie Maria Vittoria e Sofia Elena. Nel libro "Per sempre noi due", Federica ha ripercorso le tappe di un amore senza fine.
Un amore nato alla presentazione di un libro a cui Pablito, un po' controvoglia, aveva partecipato. L'incontro, l'innamoramento, il matrimonio, le due figlie, la malattia. Tutto raccontato in pagine piene di amore e di nostalgia che non sfocia mai nella retorica, nonostante un dolore devastante che ti fa perdere ogni certezza e ti fa dubitare anche di convinzioni lunghe tutta la vita. Una tragedia che ti colpisce proprio nel momento più bello, quando le cose stanno andando per il verso giusto e non vedi l'ora di dedicarti alle cose belle, come seguire la crescita di due bambine meravigliose.
Ne esce il ritratto emozionante di un uomo incapace di considerarsi quello che era per tutta una generazione: un mito, una leggenda, un dispensatore di sogni. Nella quotidianità della vita familiare, nel lavoro, su un campo di calcio o negli studi televisivi, Paolo era sempre la stessa persona. Il libro ci regala momenti inediti, biglietti e frasi d'amore regalate alla moglie e il racconto degli ultimi terribili mesi, con una sofferenza mitigata dal ricordo di una persona stupenda, anche spogliata dal mito. A Federica continuano ad arrivare messaggi di affetto da sconosciuti con un comune denominatore: la voglia di ringraziare Paolo. Anche questo è amore, non così forte come quello di una famiglia che ha subìto una perdita così devastante, ma con una sua enorme dignità.