CHAMPIONS LEAGUE

La Dea per la storia, la Juve per sperare nel primo posto

Nella serata europea la squadra di Gasp ha l'obiettivo di passare agli ottavi mentre quella di Allegri ha ancora la speranza di raggiungere il primo posto del girone

L'Atalanta ha un solo risultato utile: la vittoria in casa contro il Villarreal. La Juventus deve battere il Malmoe all'Allianz Stadium e sperare che il Chelsea perda o pareggi a San Pietroburgo contro uno Zenit già sicuro del posto nella prossima Europa League. Il compito più complicato ce l'ha senza dubbio la squadra di Gasp, non solo perché si deve giocare la qualificazione in 90 minuti, mentre quella di Allegri il suo dovere di raggiungere gli ottavi lo ha già fatto, ma anche perché affronta i detentori dell'Europa League

Con un successo la Dea raggiungerebbe la fase a eliminazione diretta della coppa più importante per il terzo anno di fila. Un risultato storico che proietterebbe i bergamaschi nel gruppo delle migliori squadre continentali. E nessuno può mettere in dubbio il fatto che i nerazzurri, in quel gruppo, ci stiano benissimo. Per entrarci, però, bisogna battere una squadra che fa della solidità difensiva uno dei suoi punti di forza. Emery riesce sempre a costruire dei gruppi compatti, con due linee strette capaci di gestire al meglio la copertura dell'ampiezza e della profondità, regalando anche pochi spazi tra i reparti. Facile immaginare un Villarreal chiuso e un'Atalanta in costante pressione, anche e soprattutto a palla persa, che dovrà dimostrare di possedere, oltre alle note doti di aggressività, velocità e combinazioni per catene laterali, una notevole attitudine alla pazienza, facendo girare la palla per trovare il varco giusto. 

Nella Juve, fatalmente costretta a tenere un orecchio impegnato ad ascoltare le notizie che arrivano da San Pietroburgo, i tre punti non sembrano proprio l'impresa più complessa, contro un Malmoe fanalino di coda del girone. Oltre a sperare nello Zenit, comunque, Allegri ha l'occasione per testare nuove soluzione di gioco. Le assenze gli impediscono di proseguire con il 4-2-3-1 che ha dato un nuovo impulso alla stagione bianconera. Allegri sceglie un mini turnover e un sistema di gioco con tre difensori centrali, de Ligt, Bonucci e Rugani, Bernardeschi e Alex Sandro a tutta fascia, Bentancur, Arthur e Rabiot centrali e la coppia Morata-Dybala in avanti. Battere il Malmoe, studiare nuove soluzioni e nuovi interpreti e aspettare buone notizie dalla Russia, questa la mission bianconera. Anche se, come ha ricordato Allegri, finora in Champions League, la Juve il suo dovere lo ha già fatto…

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