Stefano Pioli ha smarrito il suo Milan. La squadra spumeggiante, spettacolare e compatta di inizio stagione si è disunita, penalizzata anche dalle molte assenze, e ha raccolto soltanto 8 punti nelle ultime 6 partite di campionato. Una brusca frenata, cominciata ad inizio novembre con il derby e proseguita fino alla trasferta di Udine, che ha un minimo comune denominatore e lo ha spiegato anche il tecnico dopo il pari della Dacia Arena: “Stiamo subendo troppi gol da palle perse nostre per scelte sbagliate".
Il trend, come detto, è iniziato contro l’Inter, che oggi può superare i rossoneri in vetta alla classifica. Prima i due rigori regalati ai nerazzurri (errori di Kessie e Ballo-Touré), poi la trasferta di Firenze con gli erroracci di Tatarusanu, Theo e ancora Kessie, una settimana più tardi il ko interno col Sassuolo deciso dagli errori in uscita di Bakayoko e Kessie e infine il pari di Udine, coi bianconeri in vantaggio per un altro errore di Bakayoko. A questo proposito preoccupano molto, in vista di gennaio quando la Coppa d’Africa priverà il Milan di Kessie e Bennacer, le prestazioni dell’ex Chelsea, che fin qui ha dimostrato di essere inadeguato: troppi errori, troppe disattenzioni gravi, tanti cambi.
I troppi gol regalati sono certamente un problema, ma le ragioni della frenata che può far perdere la testa ai rossoneri stanno anche nelle tante assenze. Finché ha avuto gran parte della rosa a disposizione, il Milan è riuscito ad affrontare il doppio impegno campionato-coppa presentandosi in campo brillante anche dopo gli impegni europei, ma da novembre in poi i match post-Champions sono costati molto caro: solo 2 punti in 3 partite, mentre il conto totale dice 9 punti sui 18 a disposizione. Di sicuro non sarà una consolazione, ma se non altro questo problema non si ripresenterà più in questa stagione.
Per tornare a brillare però il Milan ha bisogno di ritrovare i suoi uomini simbolo, sia quelli ai box come Rebic, Leao e Calabria, sia quelli disponibili ma in netto calo come Theo Hernandez e Brahim Diaz, irriconoscibili da troppo tempo. L’attaccante portoghese (e forse anche Giroud) sembra l’unico in grado di recuperare per la supersfida col Napoli di domenica prossima e, oltre che per Pioli, sarebbe una buona notizia anche per Ibra, costretto davvero agli straordinari nell’ultimo periodo e apparso stanco. In attesa che l’infermeria si svuoti e l’emergenza rientri, adesso i rossoneri avranno una settimana intera per preparare al meglio la sfida al Napoli e un unico obiettivo: basta con i regali, anche se siamo sotto Natale.