Dopo la pesante sconfitta con la Roma, Gian Piero Gasperini mastica amaro e attacca. "Mi aspetto una spiegazione sul gol annullato - ha tuonato il tecnico dell'Atalanta -. Palomino non l'ha toccata, è un autogol di Cristante". "Ci facciano vedere che Palomino tocca la palla e nessuno parla, altrimenti questa situazione non si può interpretare diversamente ed è una follia - ha aggiunto - Ne va della credibilità del calcio. Gli arbitri vengano a parlare e a metterci la faccia".
"Se Palomino tocca la palla è fuorigioco, altrimenti no - ha proseguito Gasperini tornando sull'episodio che ha negato il 2-2 alla Dea -. Ma Palomino non tocca la palla, è dietro a Cristante. Altrimenti ricambiamo il regolamento per l'ennesima volta". "Eravamo pronti a iniziare sul 2-2. Poi magari la Roma vince lo stesso, ma è un'altra partita - ha aggiunto -. Con l'Atalanta in rimonta e in grande condizione".
"Questa decisione toglie credibilità al calcio. Gli arbitri devono metterci la faccia - ha proseguito -. Vengano a spiegare e a parlare come faccio io. Sappiamo che è un errore. E' una roba che non sta in piedi. Ma di cosa parliamo? Non c'è stata nessuna verifica sul campo da parte dell'arbitro. Attenzione che se questo gol è stato annullato per il fuorigioco di Palomino, questa decisione poi dovrà essere rispettata anche in futuro".
Poi qualche considerazione sulla prestazione della Dea. "Abbiamo fatto degli errori tecnici e abbiamo sbagliato diverse situazioni anche per merito della Roma per come si è difesa. Per venti minuti abbiamo spinto - ha spiegato Gasperini -. Raggiunto il pareggio, sarebbe stata un'altra partita. Poi sul terzo gol abbiamo sbagliato e la partita è stata chiusa". "Non era facile perché la Roma chiudeve bene gli spazi. L'ennesimo gol preso a freddo in una situazione di rimpallo ci ha messo in difficoltà, ma poi nell'arco della gara la squadra ha ripreso in mano la gara", ha concluso.