Campione d’inverno è un’espressione fastidiosa e semplicistica, forse quest’anno associata all’Inter di Simone Inzaghi un po’ meno. Ci eravamo lasciati parlando di un’Atalanta pronta a lottare per il vertice e lo crediamo ancora – ma Gasp vincerà quando alla gioia del gioco totale saprà aggiungere un pizzico di buon senso in fase di non possesso. Avevamo elogiato il lavoro di Spalletti, che ha già dato al suo Napoli un’impronta indelebile (Zielinski: «essere capitano di questa squadra mi rende orgoglioso. Per lo scudetto ci siamo e lotteremo fino alla fine») al di là degli interpreti – ma alcune assenze pesano più di altre e i numeri delle ultime settimane parlano chiaro. Infine, avevamo elogiato il Milan probabilmente sopravvalutandolo. Pioli, un po’ come Gasperini, non accetta compromessi, ma l’orizzonte dei rossoneri assomiglia al momento più al mare cartonato del Truman Show che ad un oceano vero e proprio.