Facile dirlo ora, sì decisamente facile. Adesso. E ha ragione Simone Inzaghi a sottolineare questa verità: l'Inter ora si muove come una corazzata, ma così è grazie al grande lavoro fatto in questi mesi. Ha ragione perché va dato il giusto merito alla sua squadra, ai suoi interpreti, ma non va messo in secondo piano il suo stesso operato. Una pratica quotidiana - fatta di dedizione, competenza, conoscenze e leggerezza - che ha cancellato il retaggio dei dubbi estivi (di alcuni almeno) e consegnato al campionato un gruppo che sta difendendo come meglio non si poteva lo scudetto cucito sul petto. Al giro di boa l'Inter guida con 46 punti, 4 più del Milan, 7 più del Napoli, 8 più dell'Atalanta, 12 più della Juve. L'accelerazione fulminante a partire da quel 21 novembre quando il 3-2 al Napoli allora capolista ha dato il via al filotto di sette vittorie che l'ha portata a chiudere il 2021 da campione d'inverno.
I 46 punti sono frutto di un ruolino di marcia fatto di 14 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta, 49 gol fatti (miglior attacco) e 15 subiti (seconda miglior difesa dietro al Napoli). Ma ciò che colpisce, come si diceva, è la straordinaria accelerazione dell'ultimo mese con le sette vittorie consecutive suggellate ieri con il successo contro il Torino: 21 punti con, con gli ultimi 18 conquistati senza subire gol (Handanovic è imbattuto da oltre 550 minuti) e 17 messi a segno. Numeri che chiudono un anno arricchito da statistiche tutte col segno più, all'insegna di una perfetta continuità tra l'Inter schiacciasassi di Conte a quella altrettanto prepotente di Inzaghi. Alcuni esempi. Nel 2021 l'Inter ha vinto 32 partite di campionato: nella storia della Serie A soltanto la Juve nel 2016 con 33 vittorie aveva ottenuto più successi in un singolo anno solare. In casa, a San Siro, sono arrivate 19 affermazioni, terzo miglior risultato di sempre dietro la Juve del 2016 e il Torino del 1949, entrambe a quota 20. E se nel girone d'andata le reti fatte sono 49 (negli ultimi 60 anni solo un'altra volta un'altra squadra - l'Atalanta nel 19/20 - era arrivata a tanto), nell'anno solare i gol sono addirittura 104: soltanto il Milan nel 1950 (120) e nel 1949 (105) e il Torino nel 1948 (114) e nel 1947 (111) hanno fatto meglio nel massimo campionato in un singolo anno solare. Insomma, tornando alla considerazione iniziale, numeri da corazzata. Quella costruita (bene) in estate, pur tra le perplessità di alcuni ma con la fiducia di chi l'Inter l'ha voluta e poi plasmata giorno dopo giorno. E oggi questo va riconosciuto, con un plauso a Simone Inzaghi capace di rendere apparentemente facile ciò che in realtà era tremendamente complicato. Con la forza della serenità.