Un LeBron in gran forma non basta ai Los Angeles Lakers. King James firma 37 punti (con 8 triple) ma perde 104-99 contro i Memphis Grizzlies, trascinati da un Ja Morant stellare (41 punti e 10 rimbalzi). Quinta vittoria consecutiva sia per Chicago, 131-117 contro Atlanta sia per Utah, che si impone a Portland. I Mavs senza Doncic perdono 95-94 a Sacramento, i Clippers espugnano Boston. Ok anche Phoenix, Knicks e Charlotte. Rinviata per Covid Spurs-Heat.
DETROIT PISTONS – NEW YORK KNICKS 85-94
Per i Detroit Pistons si prospetta un’altra stagione nei bassifondi della classifica. Gli uomini di coach Casey incappano nella quarta sconfitta consecutiva contro i New York Knicks, annichiliti 94-85, e rimangono in ultima posizione a est con l’impietoso record di 5-28. I newyorkesi reagiscono a un parziale iniziale poco esaltante (da 7-0 a 11-18) e vanno in doppia cifra di vantaggio già a inizio secondo quarto. Detroit risponde ed effettua il controsorpasso dopo l’intervallo lungo, portandosi anche sul 66-52. A quel punto però qualcosa si inceppa e New York infila una striscia di 17 punti consecutivi dal 71-61 per rimontare e controllare il match fino alla fine. Top scorer Burks con 34 punti, ai Pistons non bastano i 32 di Bey e la doppia doppia di Diallo (31 punti con 13 rimbalzi).
INDIANA PACERS – CHARLOTTE HORNETS 108-116
Charlotte tiene nel mirino i playoff, Indiana vede scappare via il treno buono. Gli Hornets vincono 116-108 sul campo dei Pacers e ribadiscono di essere una squadra da tenere d’occhio per la corsa a est, potendo contare su un organico con più violini: suonano una dolce musica quelli di Terry Rozier, season high di 35 punti, e LaMelo, a un passo dalla tripla doppia (21 punti, 12 rimbalzi e 9 assist). La banda di Borrego coglie la terza vittoria consecutiva allungando già nel primo quarto e rimanendo avanti anche quando Indiana si avvicina nel finale, spinta dai 27 punti (con 7 rimbalzi e 6 assist) di LeVert. A coach Carlisle servirà però qualcosa di più, magari ripartendo dalla solita prestazione concreta di Sabonis (15 punti con 18 rimbalzi e 7 assist).
BOSTON CELTICS – LOS ANGELES CLIPPERS 82-91
I Clippers reagiscono d’orgoglio ed espugnano il TD Garden, battendo i Celtics 91-82. Privi di Paul George (oltre che, come al solito, di Kawhi), i losangelini propongono una prestazione corale per uscire da Boston con il successo, affidandosi a Marcus Morris (23 punti), Mann, Kennard e Bledsoe. È però quest’ultimo a mettere il turbo nell’ultimo quarto, in cui firma 10 punti (su 17 totali) per rifilare il terzo ko consecutivo ai Celtics, senza Tatum, penalizzati da una pessima vena realizzativa: 34,7% dal campo, 1/13 da tre per Jaylen Brown. E stavolta il volenteroso Robert Williams, 16 punti e 14 rimbalzi, non basta a nascondere difetti in costruzione.
CHICAGO BULLS – ATLANTA HAWKS 134-117
Vittoria facile per i Bulls, che allungano a cinque la striscia di successi consecutivi, contro un’Atlanta messa in ginocchio dalle tantissime assenza per il protocollo Covid. Finisce 131-117, con l’impressione che il passivo sarebbe potuto essere ancora più pesante. Chicago ormai funziona in modo meraviglioso, tra la coppia LaVine (25 punti)-DeRozan (20) e il supporto di Vucevic sotto canestro (20 rimbalzi) e di White in transizione offensiva (12 assist), mentre gli Hawks si leccano le ferite e contano le assenze (12). A Trae Young (26 punti con 8/16 dal campo) e compagni serve come il pane recuperare almeno alcuni dei 12 giocatori fuori, così da avere un minimo di rotazioni affidabili oltre ai quattro titolari (o semititolari) disponibili. Intanto però i playoff si allontanano.
MEMPHIS GRIZZLIES – LOS ANGELES LAKERS 104-99
I 37 punti di LeBron, la terza tripla doppia di Westbrook, un vantaggio di 14 punti a pochi minuti dalla fine del terzo quarto. Non sono bastati tutti questi fattori per permettere ai Los Angeles Lakers di vincere a Memphis, sconfitti 104-99 da un gran rientro dei Grizzlies, agevolato da un Ja Morant in formato Mvp (41 punti e 10 rimbalzi) e da qualche errore pesante in fase di tiro. I losangelini partono decisi a trovare continuità dopo il successo contro i Rockets, vanno presto avanti (+12 già nel primo periodo) e sembrano in grado di chiudere la partita, poi Memphis infila un parziale di 12-3 in chiusura di terzo quarto e si regala un finale da urlo. Morant chiude con 6/7 da tre, assistito dai 20 punti di Bane, Los Angeles pasticcia in un possesso decisivo a 6” dalla fine con LeBron (8 triple, carrer high) e Malik Monk e incappa nella quarta sconfitta nelle ultime cinque partite.
PHOENIX SUNS – OKLAHOMA CITY THUNDER 115-97
Dopo due sconfitte, Phoenix rialza la testa e batte (pur con qualche difficoltà in più del previsto) Oklahoma City 115-97 per agganciare Golden State Warriors in testa alla West Conference. I Suns sembrano spiccare il volo in chiusura di primo quarto, quando infilano un parziale di undici punti consecutivi per portarsi 33-23. I Thunder però non escono dalla partita e anzi tornano davanti dopo l’intervallo lungo, prima che i padroni di casa mettano il turbo con Devin Booker (38 punti) e mettano in ghiaccio la vittoria con ben sei giocatori in doppia cifra, tra cui un Chris Paul poco appariscente (10 punti, 5 rimbalzi e 5 assist). A OKC non bastano i 24 punti di Jerome e i 22 di Wiggins.
PORTLAND TRAIL BLAZERS – UTAH JAZZ 105-120
Portland non gira più, Utah non si ferma mai. I Jazz si impongono 120-105 in trasferta e colgono la loro quinta vittoria consecutiva, restando davanti dall’inizio alla fine dell’incontro senza mai andare in difficoltà. I Blazers affidano la loro prova d’orgoglio a Damian Lillard, alla quinta partita nelle ultime sette sopra i 30 punti (32) e a Powell, 32 punti con 13/23 dal campo. Troppo pesanti però le assenze, tra cui quella di McCollum, per sperare di mettere in difficoltà un organico collaudato come Utah, in grado di sopperire alla mancanza di Mitchell senza difficoltà e proponendo anche 59 punti dalla panchina. Gobert in doppia doppia (22 punti e 14 rimbalzi), Gay con 21 punti e Clarkson con 19 sono solo i più appariscenti di un roster che funziona a meraviglia.
SACRAMENTO KINGS – DALLAS MAVERICKS 95-94
Chimezie Metu si prende la copertina di Sacramento-Dallas. Il nigeriano infila la tripla decisiva agli sgoccioli del match e firma il 95-94 con cui i Kings stendono i Mavs, orfani del loro uomo migliore Doncic e in un periodo di crisi, con una sola vittoria nelle ultime quattro partite. In un match bellissimo e combattuto dall’inizio alla fine, Sacramento la spunta con una giocata singola nel finale, dato che né Fox (16 punti) né Haliburton (10 assist) sembrano in grado di fornire la prestazione altisonante mostrata in altre occasioni. I texani sentono la differenza nel tabellino tra quando si affidano allo sloveno e quando a prendere le redini delle azioni offensive sono Brunson, comunque a 25 punti e 6 assist, e Porzingis, 24 punti con 7 rimbalzi.