PARLA IL SOTTOSEGRETARIO

Costa detta la linea: "Gli atleti no vax non possono più giocare"

Il sottosegretario al Ministero della Salute: "Ci auguriamo che anche negli stadi ci sia un'assunzione di responsabilità"

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La nuova ondata di contagi Covid ha costretto il governo italiano a una nuova stretta che riguarda anche il mondo dello sport. "Gli atleti no vax non possono più giocare - ha spiegato a Radio Punto Nuovo il sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa -. La pandemia ha dimostrato che ha una grande dinamicità e non possiamo permetterci di vanificare i sacrifici che facciamo da due anni". 

"Ci auguriamo che anche negli stadi ci sia un'assunzione di responsabilità - ha proseguito -. Si vedevano troppi tifosi senza mascherina. Stiamo chiedendo un ulteriore sacrificio a tutti". "Altri Paesi europei hanno preso provvedimenti più severi ma noi riteniamo che la riduzione al 50% possa bastare - ha continuato il sottosegretario al Ministero della Salute -. Serve il rispetto delle regole. Allo stadio si va solo se vaccinati o guariti, con il semplice tampone non si può già dal precedente provvedimento". "Con quello di ieri abbiamo dato una distanza netta tra chi si vaccina e chi decide di non farlo - ha precisato ancora Costa -. Non dimentichiamo che la maggior parte delle terapie intensive sono occupate dai non vaccinati, otto persone su dieci".

"Vaccinarsi in farmacia va bene, proprio come negli hub, passano sotto la stessa distribuzione. Mix di vaccini diversi? Io l'ho fatto, non ci sono pericoli - ha continuato il sottosegretario -. Tutto sotto il controllo della Comunita' scientifica. A gennaio nuove dosi contro Omicron. Per gli under 12 è arrivata l'autorizzazione Pfizer e viene destinata maggiormente a loro".

"Rivedere il protocollo nel calcio? Sicuramente, ci sono le condizioni per farlo - ha aggiunto -. Le misure approvate ieri per la quarantena vanno gia' a gestire meglio quelli che sono i contatti con i positivi. È l'inizio di un percorso per migliorare". "Il momento e' delicato ma grazie alla responsabilita' degli italiani ne usciremo - ha continuato Costa -. Indubbiamente la variante Omicron e' molto piu' contagiosa, le prime evidenze scientifiche dimostrano che e' contagiosa ma meno potente rispetto a quelle precedenti. I numeri sono grandi ma dobbiamo proseguire nel rispetto delle regole e della campagna vaccinale". "C'e' un buon ritorno anche di prime dosi e confidiamo che quei 5 milioni di italiani non vaccinati comprendano quanto sia importante tutelarsi per un ritorno ad una graduale normalita'", ha concluso il sottosegretario alla Salute.

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