Nella notte Nba, Phoenix torna al successo travolgendo 133-99 Charlotte con 24 punti di Booker e 19 di Smith. Vincono anche i Lakers: 108-103 su Minnesota con LeBron James che ne realizza 26. Sorridono Boston, Toronto e Cleveland, che battono rispettivamente Orlando (116-111 all'overtime), Knicks (120-105) e Indiana (108-104). Crolla invece Miami, battuta 115-113 da Sacramento, mentre Dallas si impone 95-86 in casa di Okc.
CHARLOTTE HORNETS-PHOENIX SUNS 99-133
Il ko con Boston è subito cancellato: Phoenix torna alla vittoria travolgendo nettamente Charlotte, stesa 133-99 con un primo tempo perfetto. All'intervallo lungo, infatti, i Suns sono avanti già di 26 punti (73-47), un vantaggio che aumenta ulteriormente nella ripresa, con gli Hornets mai in grado di riavvicinarsi ai campioni in carica. Nel 133-99 c'è la firma, tra le fila di Phoenix, di Devin Booker, che realizza 24 punti con 7 rimbalzi e 3 assist, tornando a buone percentuali al tiro (9/19 dal campo, 3/9 dall'arco). Bene anche Jalen Smith, che chiude in doppia doppia con 19 punti e 12 rimbalzi e 8/13 in area, con i Suns che mandano sette giocatori in doppia cifra e Chris Paul che mette a referto ben 16 assist. Tra le fila degli Hornets, invece, provano a salvarsi LaMelo Ball (17 con 5/12 dal campo) e Oubre (15 con 60% al tiro), ma non è serata per Charlotte, che perde dopo tre successi di fila e resta al settimo posto ad Est. Phoenix, invece, eguaglia Golden State per numero di vittorie (28), ma resta seconda ad Ovest avendo una sconfitta in più (8).
LOS ANGELES LAKERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 108-103
Sorridono i Lakers, che trovano la terza vittoria nelle ultime quattro partite battendo 108-103 Minnesota, staccata inoltre in classifica. Nel match incidono il primo e l'ultimo quarto, chiusi sul +7 (31-24 e 30-23) in favore dei padroni di casa, che si presentano ai 12 minuti conclusivi sotto di 2 punti (78-80) ma vincono grazie soprattutto ad un'altra serata più che positiva di LeBron James. Il trascinatore della sponda gialloviola di Los Angeles mette a referto 26 punti con 7 rimbalzi e 5 assist, con 7/15 al tiro e 3/9 dall'arco, ma è ben aiutato anche da Monk (22) e Westbrook (20 punti, 3 rimbalzi e 5 assist con 7/11 in area). L'unica buona notizia per i Timberwolves, invece, è il ritorno in campo di Edwards: "Ant-Man" realizza 18 punti, seppur con 7/19 dall'arco, mentre il migliore è Reid in doppia doppia con 23 punti e 11 rimbalzi. Con 19-19 di score, i Lakers restano in zona play-in al settimo posto ad Ovest insieme a Dallas, immediatamente dietro i Clippers e davanti proprio a Minnesota, a 16-20: pur vincendo entrambe le partite in meno, i Timberwolves resterebbero comunque noni in classifica e, quindi, dietro i gialloviola nella Western Conference.
BOSTON CELTICS-ORLANDO MAGIC 116-111
Serve l'overtime per decretare il vincitore tra Boston e Orlando. Alla fine, sorridono i Celtics, che si impongono 116-111 dopo il 100-100 dei regolamentari. Un successo preziosissimo, considerando il fatto che, dopo un buon avvio (28-19), Boston incassa un pesante 20-35 nel terzo periodo ed è costretta agli straordinari nel finale (35-23) per recuperare lo svantaggio e prolungare il match di altri 5 minuti. A garantire la vittoria ai Celtics è uno strepitoso Jaylen Brown, che trova il massimo in carriera e realizza ben 50 punti con 19/29 al tiro e 5/10 dall'arco, il tutto con anche 11 rimbalzi e 4 assist. Una prestazione super, che annulla i 33 punti di Ross e i 23 di Harris per i Magic, che a lungo accarezzano il sogno di imporsi al TD Garden. Nel 16-11 dell'overtime c'è tanto di Brown, che regala a Boston il secondo successo consecutivo, il 18esimo in 37 partite di Regular Season: uno score che vale il nono posto ai Celtcis, ora in zona play-in nella Eastern Conference. Nonostante una generosissima prestazione, arriva invece il trentesimo ko di Orlando: nessuno, finora, ha perso più partite dei Magic, penultimi solo in virtù del 6-28 di Detroit.
CLEVELAND CAVALIERS-INDIANA PACERS 108-104
Dopo tre ko di fila, Cleveland torna alla vittoria e si conferma al quinto posto ad Est, in piena zona playoff. I Cavs superano 108-104 Indiana al termine di un match nel quale, alla fine, risulta decisiva la parte centrale di gara: parità assoluta, infatti, nel primo e nel quarto parziale (30-30 e 20-20), mentre il 28-26 del secondo e il 30-28 del terzo giustificano il +4 finale. Una sfida equilibrata nella quale, però, è decisivo il 17-0 di parziale del terzo periodo in favore dei padroni di casa. Fondamentali, inoltre, le prestazioni di Evan Mobley, 24 punti con 9 rimbalzi, 4 assist e 11/16 al tiro, e Kevin Love (20 punti con 6/13 dal campo e 3/6 dall'arco). Numeri che vanificano un'altra grande prestazione di Domantas Sabonis: 32 punti, 13 rimbalzi e 7 assist per il lituano, quasi perfetto dal perimetro (3/4) e incisivo anche in area (7/12). Indiana, però, resta ugualmente terzultima ad Est dopo il quarto ko di fila (14-23 lo score dei Pacers), mentre Cleveland sale a 21-16 e accorcia le distanze dal quarto posto di Miami, quarta ma con due vittorie in più a parità di partite disputate (37).
SACRAMENTO KINGS-MIAMI HEAT 115-113
Dopo cinque vittorie di fila, Miami torna ad assaporare l'amaro gusto della sconfitta perdendo 115-113 in casa di Sacramento. Un match che si decide nel finale, visto che nonostante il +8 in avvio in favore dei Kings (26-18), gli Heat recuperano lo svantaggio nel corso della parte centrale di gara. Si arriva così al 90-90 di fine terzo periodo: il +2 finale arriva quindi con il 25-23 dei 12 minuti conclusivi, nei quali si scatena De'Aaron Fox, che realizza 24 punti, 6 rimbalzi e 6 assist e, insieme a Hield (26 con 7 triple più 6 rimbalzi e 3 assist), trascina i padroni di casa alla vittoria, che chiudono anche con Jones in doppia doppia (18 con 10 rimbalzi). Miami, invece, si ferma nonostante tre giocatori oltre i 20 punti: Herro e Yurtseven a quota 22, con il turco che realizza una doppia doppia con 16 rimbalzi e 11/18 al tiro, senza conclusioni dall'arco. A quota 21, invece, Jimmy Butler, che invece tira male (9/22 e 1/6 dal perimetro), mentre Kyle Lowry va in doppia doppia (14 con 12 assist), ma non basta: gli Heat incassano il ko numero 14 e falliscono l'occasione di restare potenzialmente attaccati ai Bucks, ma il quarto posto, con Cleveland a due vittorie di distanza, è momentaneamente al sicuro. Sacramento, invece, si conferma in zona play-in, seppur gli Spurs undicesimi abbiano tre partite in meno rispetto ai Kings.
TORONTO RAPTORS-NEW YORK KNICKS 120-105
Un super VanVleet trascina Toronto contro i Knicks. I Raptors si impongono 120-105 prenotando il successo ben prima della sirena finale, visto che all'intervallo lungo il vantaggio è di 11 punti (56-45). Il vero parziale che pone anzitempo fine al match, però, è il terzo: il 40-29 in favore dei padroni di casa allontana infatti definitivamente New York, capace solo di rendere meno amaro il ko nel finale. Una partita sulla quale è più che evidente la firma di Fred VanVleet, che chiude con ben 35 punti in 31 minuti, realizzati per di più con 7 triple (sulle 13 tentate), ed è perfetto sia in area (4/4) che in lunetta (6/6). Numeri che, uniti alla doppia doppia (20 con 14 rimbalzi) di Siakam, stendono New York, che crolla nonostante tutto il quintetto in doppia cifra e i 20 punti di Fournier, con Barrett e Toppin a 19. Per Toronto è la seconda vittoria di fila, fondamentale perché consente di staccare e superare proprio New York. La classifica della Eastern Conference vede ora i Raptors decimi con 16-17 di score, contro il 17-20 dei Knicks undicesimi. Ben quattro partite in meno, quindi, per Toronto, che spera di recuperare terreno non solo per il play-in, ma anche per avvicinarsi alla zona playoff (Philadelphia, sesta, è a 19-16).
OKLAHOMA CITY THUNDER-DALLAS MAVERICKS 86-95
Doppia festa per Dallas, che riaccoglie in quintetto Luka Doncic e vince in casa di Okc. I Mavericks si impongono 95-86 grazie soprattutto al primo tempo, che vede gli ospiti avanti 51-39 sui Thunder: un +12 che tiene Dallas al sicuro dal tentativo di rimonta dei padroni di casa. Al rientro in campo, Doncic sfiora la tripla doppia: lo sloveno, infatti, chiude con 14 punti, 10 assist e 9 rimbalzi in 31 minuti, con 2/6 dall'arco e 6/14 al tiro. I migliori per i Mavs sono Chriss e Hardaway, entrambi a quota 15, con Brunson (12) e Finney-Smith (10) a chiudere il quintetto di giocatori in doppia cifra. Okc, invece, crolla ma può aggrapparsi al record di Josh Giddey. Il rookie australiano classe 2002, infatti, chiude con 17 punti, 13 rimbalzi e 14 assist, affermandosi come il giocatore più giovane di sempre della storia dell'Nba a realizzare una tripla doppia: un primato che precedentemente apparteneva all'attuale trascinatore di Charlotte LaMelo Ball. Un record, tuttavia, amaro: Okc si conferma penultima ad est con 13-23 di score, lo stesso dei Pelicans. Peggio, ad Ovest, ha fatto solo Houston (10-27).