Ospite a sorpresa al meeting online 2021 AIMC (Associazione Italiana Milan Clubs), Paolo Maldini ha fatto il punto sui rinnovi. "Quello di Theo è molto ben avviato così come quello di Bennacer, e stiamo parlando con Rafa Leao - ha spiegato il dt rossonero -. L'intenzione è quella di rinnovare a breve con tutti e tre". Sul mercato: "Faremo il possibile e non sarà un mercato di quelli roboanti, ma se avremo bisogno di qualcosa interverremo".
Nel video pubblicato sul canale YouTube "Milan Club Val Vibrata" nove giorni fa, Maldini elogia Tonali. “Il giocatore che probabilmente ha fatto vedere totalmente un’altra faccia rispetto all’anno scorso è Tonali. È un 2000, era arrivato con un prestito quindi con un sacco di pressione sulle spalle. È arrivato dopo il covid, una stagione un po’ particolare, non ha fatto subito benissimo ma avevamo intravisto delle qualità enormi in questo ragazzo, che inoltre è un super milanista. Anche questo non guasta. Secondo noi è il giocatore che ha fatto il miglioramento più forte”.
Sulle ambizioni: “Io credo che i tifosi abbiano capito il momento e quello che ha in mente la nuova proprietà. L’hanno capito anche dagli anni precedenti, dove c’è stata la fine della grandissima proprietà del presidente Berlusconi e poi il periodo con la proprietà cinese. Hanno capito qual è la strada. Hanno visto che abbiamo provato a cambiarla e hanno visto i risultati. I tifosi e questi giocatori nuovi hanno riportato un nuovo entusiasmo allo stadio. Quindi noi ci crediamo, sappiamo che abbiamo un passato molto importante da rispettare, e lo faremo. Sappiamo che ci vuole un po’ di tempo, cerchiamo di accorciare questo tempo previsto di qualche anno e quindi cerchiamo di arrivare a essere competitivi il prima possibile”.
Se ci sarà un dopo Elliott. “Innanzitutto c’è Elliott che ha preso il Milan in una situazione drammatica e ha messo a posto i conti, ha pagato gli stipendi in modo regolare e ha investito nel futuro del Milan. Il progetto stadio passa da un progetto comune tra l’Inter e la proprietà Elliott. Innanzitutto c’è, poi le proprietà si alternano sempre nella storia del Milan, è una cosa comune. Anche Berlusconi non è stato infinito anche se poi è durato tantissimo, l’importante io credo che sia avere una proprietà che guardi al futuro e che non guardi solamente all’oggi”.