SUPERCOPPA ITALIANA

Juve, Chiellini: "In una partita singola l'Inter è battibile"

"llogiche le squalifiche De Ligt e Cuadrado, l'infortunio di Chiesa è una brutta botta per il calcio italiano"

Giorgio Chiellini è il capitano di lungo corso e sa che, anche se in emergenza e nettamente sfavorita, la Juve può vincere la Supercoppa italiana contro l'Inter. "Sappiamo che l'Inter è molto forte, sta facendo bene, logico che sia la squadra favorita. Ci può stare però che se sul lungo tu debba rincorrere nella partita secca invece non avvenga. Sulla partita secca sono battibili”, ha detto il capitano bianconero. Sulle assenze di Cuadrado e De Ligt: "Faccio però un appello per il regolamento: non ha senso che chi è ammonito o espulso in campionato debba saltare una finale. Non è logico, spero che chi di dovere faccia qualcosa. Cambiamola questa cosa perché in una finale ci devono essere i migliori. Non è giusto che De Ligt e Cuadrado debbano scontare la squalifica in Supercoppa. Lo dico da tempo, bisognerebbe fare qualcosa".

LA CONFERENZA DI CHIELLINI
Buongiorno Chiellini, dopo la rimonta di Roma come arrivate a questa finale?
“Dobbiamo avere equilibrio nel nostro percorso, la vittoria di domenica dà una botta di adrenalina importante ma non dobbiamo farci travolgere. Mentalmente non siamo stati bravi in stagione ad avere continuità, questa però è una finale. Ci giochiamo il titolo con grande umiltà, sappiamo di incontrare una grande squadra ma di potercela giocare perché ne abbiamo fatte tante, sia vinte che perse anche quando eravamo noi favoriti. Sappiamo che l'Inter è molto forte, sta facendo bene, logico che sia la squadra favorita. Ci può stare però che se sul lungo tu debba rincorrere nella partita secca invece non avvenga. Sulla partita secca sono battibili”.

Cosa non dovete sottovalutare dell'Inter?
"L'Inter è una squadra fisica e tecnica, dovremo stare attenti e concentrati. Stiamo bene, siamo quasi tutti a disposizione tranne Federico (Chiesa, ndr). Io so cosa vuol dire perché l'ho vissuto un infortunio così, però lui è un giocatore in gamba. Questa è una bella botta per tutto il calcio italiano. Faccio però un appello per il regolamento: non ha senso che chi è ammonito o espulso in campionato debba saltare una finale. Non è logico, spero che chi di dovere faccia qualcosa. Cambiamola questa cosa perché in una finale ci devono essere i migliori. Non è giusto che De Ligt e Cuadrado debbano scontare la squalifica in Supercoppa. Lo dico da tempo, bisognerebbe fare qualcosa".

Come stai fisicamente, sei pronto per scendere in campo dall'inizio?
"Sto bene, ho avuto le feste di Natale travagliate come metà degli italiani per via del Covid. Per fortuna stiamo bene, ho avuto anche modo di allenarmi con costanza negli ultimi giorni. Non partiamo favoriti come l'anno scorso con l'Atalanta, ma gli episodi possono cambiare i pronostici. Dispiace che in quello stadio bellissimo non ci siano tutti gli spettatori, bisogna adeguarsi alla situazione. Priorità alla salute pubblica".

Come cambia, cosa comporta di diverso preparare una finale da sfavoriti?
"Se ne parlava già lo scorso maggio per la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta dove per la maggior parte non eravamo favoriti. Chiaramente con l'Inter a maggior ragione, però può succedere di tutto in una partita secca. Però paradossalmente può esserci maggiore attenzione per dimostrare di potersela giocare anche con chi ha vinto il campionato l'anno scorso e probabilmente lo vincerà di nuovo quest'anno".

Lei ci è passato: che suggerimenti ha dato a Chiesa?
"Abbiamo parlato subito a caldo, ci siamo subito resi conto della gravità. Gli siamo stati vicini come fratelli maggiori, nei primi giorni è tutto molto strano. Il peggio arriva quando stai per rientrare, adattarsi ai cambiamenti del tuo corpo non è così semplice".

Si aspettava un'Inter così forte e tanta sofferenza nella Juve?
"Chiedete a Bastoni cosa pensavo a ottobre dell'Inter, gli ho detto che il campionato potevano perderlo solo loro. Come rosa e varie situazioni sono completi, non mi sorprende. Per noi perdere Ronaldo è stata una cosa importante, a volte nascondeva dei problemi. Quando lui segna sempre diventa più facile non vedere quei problemi che tante squadre hanno. Mi aspettavo un anno di fatica, siamo la squadra dell'anno scorso con Locatelli e Kean in più e Cristiano in meno. Ma c'è la consapevolezza che con il lavoro i risultati si possono raggiungere".

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